Dal cellulare alle tracce: le bufale della maturità

Campagna per contrastare le fake news alla vigilia dell'esame di Stato

Alla vigilia dell’Esame di Stato aumentano i rischi per gli studenti di cadere in un vortice di notizie false che, ogni anno, intasano il web e i vari gruppi di studio: come la possibilità di usare il telefono o il famoso tranello delle tracce reperibili online. Per contrastare le “bufale” la Polizia di Stato, insieme al portale Skuola.net, lancia la campagna “Maturità al sicuro” con l’obiettivo di alzare il livello di attenzione degli studenti contro le fake news. Le nuove tecnologie, con il costante sviluppo di “aiuti” digitali, sono diventati un amplificatore di errori.

Secondo l’indagine condotta da Skuola.net su un campione di 1000 studenti, almeno uno su quattro è convinto che durante le prove scritte gli smartphone si possano tenere con sé in postazione. Al contrario, devono essere consegnati al banco della commissione, come sostiene oltre il 70% degli intervistati. Per il 6%, invece, l’utilizzo dello smartphone è legato soltanto al rischio di essere richiamati o lievemente penalizzati in fase di correzione. In realtà, lo studente trovato a copiare con un cellulare rischia di vedersi invalidato l’intero esame, dovendo così ripetere l’ultimo anno di liceo.

“La funzione di “Maturità al sicuro” – si legge nella nota non è solo quella di informare su possibili ipotesi di infrazioni all’esame, ma anche di ricordare alcuni aspetti fondamentali del regolamento il cui mancato rispetto potrebbe portare all’esclusione”. Buona parte degli studenti però, circa il 20%, potrebbero ricorrere all’uso scorretto del cellulare durante l’esame in caso di “blocco” o difficoltà. Quest’anno, particolare attenzione è rivolta anche allo smartwatch, che diventa un vero e proprio “sorvegliato speciale”.

Uno studente su sei pensa che si possa indossare tranquillamente, purché non sia connesso a internet. Il 4% del campione analizzato, invece, è convinto che si possa usare senza alcuna limitazione. Come ogni anno, torna anche il falso mito delle tracce d’esame da scovare in rete, in cui crede ancora una grande quantità di maturandi. Il 24%, infatti, è convinto di poterle trovare online, contro il 76%, il quale ritiene che si possono trovare soltanto indiscrezioni, previsioni o vari esempi. Almeno uno studente su tre, inoltre, pensa che il ministero possa cambiare le tracce all’ultimo minuto.

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