Dehors abusivi in due ‘arrusti e mangia’

In strada strutture, tavoli, sedie e bracieri: multe e sequestri a Catania

CATANIA – Controlli dei carabinieri e della polizia locale di Catania per verificare il rispetto delle norme su occupazione di suolo pubblico e abusivismo edilizio. Diverse irregolarità sono state riscontrate in due attività di ristorazione, notoriamente definite “arrusti e mangia”, nella zona di via Antonino di Sangiuliano e piazza Dante. In una delle due, è stato scoperto che era stata costruita senza autorizzazione una struttura metallica chiusa di 30 mq, dell’altezza di circa 3 metri, che occupava completamente il marciapiede davanti all’attività. Attorno, inoltre, erano stati posizionati 9 tavoli, 33 sedie, una vetrina frigo e anche un braciere. La titolare della braceria, una 22enne catanese, è stata sanzionata per l’occupazione del suolo pubblico e denunciata per abusivismo edilizio.

Irregolarità anche nell’altra attività, dove il titolare aveva edificato abusivamente una struttura fissa in metallo con copertura e pedana ancorata al suolo di circa 25 mq, all’interno della quale vi erano tavoli e sedie per i clienti. Davanti alla struttura, sulla strada, c’erano il braciere, 15 tavoli, 38 sedie, 4 fioriere e altri materiali che occupavano il suolo pubblico. Anche in questo caso, oltre alle sanzioni amministrative, il proprietario è stato denunciato per abusivismo edilizio.

Tutti i materiali presenti sulla strada sono stati sequestrati e trasportati nel deposito del Comune di Catania. Per le due strutture costruite abusivamente, constatata l’assenza di titoli edilizi, è scattato il sequestro penale. Dopo aver delimitato le aree e affissi i sigilli, i carabinieri le hanno affidate in custodia ai due proprietari. Il giorno successivo, una pattuglia ha notato che da uno dei due dehors sequestrati erano stati completamente rimossi i sigilli, la titolare era seduta nell’area sequestrata. Il gip di Catania ha disposto il ripristino dei luoghi a cura dei proprietari, i quali hanno già provveduto a smontare tutte le strutture, restituendo alla città una porzione di centro storico.

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