Edy Tamajo e Marco Falcone per Forza Italia, l’eurodeputato uscente Giuseppe Milazzo e Ruggero Razza, terzo in lista e subentrante a Giorgia Meloni, per Fratelli d’Italia, Giuseppe Lupo per il Pd al posto della capolista Schlein. Per la Lega l’uscente Raffaele Stancanelli, nel M5s Giuseppe Antoci, per Avs Leoluca Orlando se Ilaria Salis e Mimmo Lucano opteranno per l’elezione in un’altra circoscrizione. Sono tutti siciliani, a meno di sorprese, gli otto eletti alle europee nella circoscrizione isole.
FORZA ITALIA PRIMO PARTITO IN SICILIA. Forza Italia, dopo il voto delle Europee, è il primo partito in Sicilia con il 23,73% e in 6 delle 9 province dell’isola. Gli azzurri sono stati battuti a Messina dalla lista Libertà di Cateno De Luca, che ottiene il 21,71% contro il 20,42% degli azzurri. A Ragusa FdI (23,14%) e Pd (18,42%) superano FI che si ferma al 18,02%. Terza piazza anche a Trapani (15,07%), dove FdI ottiene il 19,91% e il M5S il 16,15%. Gli azzurri raggiungono la percentuale più alta nelle province di Agrigento, con il 36,43%. Seguono Enna (25,35%), Caltanissetta (25,41%), Catania (24,52%), Palermo (23,94%), Siracusa (23,85%). A chiudere Messina, Ragusa e Trapani. Nei capoluoghi FI vince soltanto ad Agrigento con il 28,24%. E’ seconda a Palermo superata dal M5S che ottiene il 22,09% delle preferenze, contro il 19,52%: Il partito di Tajani a Catania, dove si ferma al 20,89, mentre FdI arriva al 22,12%. Stessa performance anche a Enna città, seconda posizione con il 22,23%, contro il 28,8% del Pd. A Messina i primi tre posti sono occupati da Libertà (29,1%), FdI (14,32%) e Pd (13,76%), gli azzurri ottengono il 12,99%. Quarta posizione anche a Ragusa città (10,97%), dietro FdI (24,4%), Pd (22,67) e M5S (17,73); a Siracusa (13,57) il primo partito è il Pd (22,64%), seguito da FdI (17,92%), M5S (17,4%). Sesta posizione a Trapani (8%), dietro FdI (22,19%), M5S (19,35), Pd (16,03), Avs (13,35%), Lega (9,31%).
TAMAJO RE DELLE PREFERENZE. A trascinare la lista di Fi-Noi moderati è Edy Tamajo, l’assessore regionale vicino al governatore Renato Schifani, che nell’Isola si conferma superstar delle preferenze, con oltre 121 mila voti. Addirittura un terzo rispetto all’intero bottino di FI-Nm. Meglio di lui, a livello regionale, fa solo Giorgia Meloni, con 180 mila preferenze. La capolista Caterina Chinnici, sponsorizzata dal leader Antonio Tajani, è solo terza nella circoscrizione insulare con più di 93 mila preferenze (alle scorse europee candidata da indipendente col Pd aveva ottenuto 113.248 voti), a 30 mila voti di distanza dal primo e dietro a Marco Falcone (area Gasparri), che tocca quota centomila voti conquistando il seggio ma perdendo la sfida interna col collega di giunta Tamajo per la leadership nel partito. Massimo Dell’Utri, il candidato su cui ha fatto confluire i voti la Dc di Totò Cuffaro, si piazza al quarto posto con oltre 65 mila preferenze.
FRATELLI D’ITALIA AL 20%. Fratelli d’Italia in Sicilia è il secondo partito con il 20,19% delle preferenze. Oltre ai 180 mila voti della premier Meloni, quasi 65 mila voti vanno a Giuseppe Milazzo, tallonato a quota 61 mila da Ruggero Razza. Più staccato Massimiliano Giammusso, quarto in lista con 42 mila preferenze.
M5S TERZA FORZA, PD AL 14%. Male in ambito nazionale, il M5s chiude nell’isola come terza forza col 16%, ma rispetto a cinque anni fa (31,1%) il movimento di Giuseppe Conte, che aveva chiuso la sua campagna elettorale a Palermo, perde la metà dei voti: il più votato è Giuseppe Antoci con oltre 61 mila voti. Tiene il Pd al 14%, ma ottiene la percentuale più bassa a livello nazionale, 2 punti al di sotto delle precedenti consultazioni Ue. Il risultato delle urne nell’Isola è di dieci punti inferiore rispetto al dato nazionale dei Dem, pari al 24%. Per Elly Schlein nell’Isola quasi 64 mila preferenze, seguita da Giuseppe Lupo con 46 mila e Antonio Nicita con 37 mila che però nel dato complessivo della circoscrizione isole viene sopravanzato di un soffio da Pietro Bartolo (43 mila contro 44 mila).
LEGA AL 7%, AVS VICINO AL 5%, FUORI LE ALTRE. Nonostante il 7,67% conquistato nell’Isola, la lista Libertà di Cateno De Luca che ottiene quasi 70 mila voti personali ma fallisce l’obiettivo Bruxelles racimolando a livello nazionale appena l’1,5%. Intorno al 7% (7,47%) si piazza anche la Lega di Salvini, ma ben 13 punti in meno delle europee del 2019 con l’eurodeputato uscente Raffaele Stancanelli che con 44 mila preferenze stacca largamente il generale Roberto Vannacci, arrivato secondo a quota ventimila (35 mila complessivi nell’Italia insulare). Sfiora il 5% Alleanza verdi e sinistra. Ilaria Salis ha ottenuto complessivamente 176.368 preferenze, 26.210 in Sicilia. Se Salis e Mimmo Lucano (25 mila voti) opteranno per l’elezione in un’altra circoscrizione, dalla circoscrizione Isole per Alleanza Verdi e Sinistra dovrebbe andare all’Europarlamento l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ha ottenuto 18.541 voti, quasi tutti in Sicilia (16.927). Tutti gli altri si fermano sotto la soglia di sbarramento del 4%: Stati Uniti d’Europa poco sopra il 2%, Pace terra e dignità all’1,7%, Azione all1,4%, Alternativa popolare allo 0,5%. Deludenti le performance di Matteo Renzi e Carlo Calenda: il primo ha ricevuto dai siciliani 11 mila voti, il secondo 6 mila.