CATANIA – “Entro fine anno avrà luogo l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess, con l’avvio della fase realizzativa con il programma delle opere anticipate (cantierizzazione, bonifica ordigni bellici, sondaggi archeologici, espropri) nonché la redazione del progetto esecutivo. Confermati i tempi di apertura al traffico nel 2032”. L’ad della società Stretto di Messina, Piero Ciucci, ha ribadito i tempi operativi incontrando a Palazzo degli Elefanti il sindaco di Catania Enrico Trantino. “E’ un obiettivo – ha commentato il primo cittadino – che va raggiunto prima possibile nell’interesse della Sicilia, della Calabria e di tutto il Meridione”.
Proprio oggi è arrivato l’ok in Cdm al decreto legge Infrastrutture che autorizza il Mit ad approvare il progetto esecutivo del ponte “anche per fasi costruttive”, invece che “entro il 31 luglio 2024”, come era previsto inizialmente nel decreto sul ponte del marzo 2023. Per determinare l’aggiornamento del valore contrattuale dell’opera, il decreto Infrastrutture conferma quanto previsto dal decreto Stretto, cioè che si deve calcolare il rapporto fra le tariffe del 2023 e quelle del 2021, ma aggiunge la previsione “laddove applicabili”.
Per quanto riguarda invece l’azione inibitoria collettiva presentata lo scorso 13 giugno su incarico di 104 privati cittadini contro la Stretto di Messina spa, la XVII sezione del tribunale ordinario di Roma ha fissato per venerdì 27 settembre la prima udienza. “E’ stato compiuto il primo passo affinché, con questo nostro ricorso, si possa ottenere la cessazione da parte della società Stretto di Messina di ogni atto o comportamento pregiudizievole dei diritti e degli interessi collettivi diffusi e giuridicamente protetti”, dicono gli avvocati Aurora Notarianni, Giuseppe Vitarelli, Maria Grazia Fedele e Antonino De Luca che fanno parte del collegio di difesa.