Un’Italia generosa e illogica si salva all’ultimo secondo grazie alla prodezza di Zaccagni. Il laziale pareggia al minuto 98 il gol di Modric e porta gli azzurri agli ottavi a Berlino dove affronteranno la Svizzera, per la disperazione della Croazia eliminata. Dopo un primo tempo senza acuti, con qualche opportunità per il vantaggio – su tutte il colpo di testa di Bastoni – la squadra di Spalletti nella ripresa va sotto con la prodezza dell’asso del Real Madrid che manda in estasi la curva biancorossa, un minuto dopo che Donnarumma gli aveva parato un rigore.
Poi tanto pressing e occasioni sprecate ma la rete del pari qualificazione sembra non arrivare. Ma non è così. Quando tutto sembrava perso con l’Italia condannata ad attendere per il suo destino, ecco il bello del calcio e l’emozione della rete di Zaccagni – un destro sul palo opposto che ricorda il gol di Del Piero nel 2006, anche quello per mandare l’Italia a Berlino – che manda in estasi gli italiani di Lipsia, di tutta la Germania e un Bel Paese intero. Con la Croazia che passa in un attimo dalla gioia della qualificazione al dramma di salutare l’Europeo.
Spalletti sorprende tutti, cambiando modulo e interpreti e passando alla difesa a 3 con Darmian, Bastoni e Calafiori. Chiesa e Scamacca vanno in panchina, in campo Raspadori e Retegui. Nella Croazia Brozovic, che sembrava destinato all’esclusione, è in campo con Modric e Kovacic. In difesa c’è Pongracic, Gvardiol torna terzino e spinge Perisic in panchina. In avanti Kramaric centravanti con Mario Pasalic e Sucic a sostegno.
Meglio la Croazia in avvio che tiene più palla e si rende pericolosa dopo solo cinque minuti con una conclusione da fuori area di Sucic parata alla grande da Donnarumma. Gli azzurri ci provano con un paio di incursioni sulle fasce ma è ancora la squadra di Dalic a sfiorare l’1-0 mentre si infiamma il duello a centrocampo tra Barella e Modric: sterzata pericolosa di Kramaric al limite dell’area con palla dentro e la difesa dell’Italia riesce a liberare.
Con il passare del tempo l’Italia, pur non brillando, prova ad avanzare e crea la prima vera occasione al ventesimo: bel pallone di Calafiori sul secondo palo, salta Retegui che colpisce di testa, contrastato, la palla termina in angolo. Poi ci riprovano Retegui e Pellegrini e arriva anche la prima ammonizione croata a Susic che stende il capitano della Roma lanciato verso la porta di Livakovic. E mentre cala la sera e arriva la buona notizia del vantaggio della Spagna sull’Albania gli azzurri sfiorano il gol: solo una prodezza ancora di Livakovic sul colpo di testa di Bastoni salva la Croazia dal possibile 1-0 per Donnarumma e compagni.
Si ricomincia con un cambio per parte, Spalletti sostituisce Pellegrini con Frattesi, per la Croazia esce Pasalic, entra Budimir. E come nei primi 45′ parte meglio la squadra di Dalic che spinge a tutta e in una azione concitata costringe Frattesi ad un tocco di mano, grazie al Var l’arbitro fischia il rigore che Donnarumma para da campione a Modric. Pochi istanti dopo, però, la Croazia va in vantaggio su azione proprio con l’asso del Real Madrid: dopo il tiro dagli undici metri l’azione prosegue: cross dalla destra a centro area dove Budimir tocca con la punta, altro miracolo di Donnarumma, ma stavolta c’è proprio Modric a ribadire in rete da pochi passi.
Una volta sotto Spalletti mette dentro Chiesa per Dimarco, il Leipzig stadium si trasforma in una bolgia con i bicchieri di birra dei croati che volano anche sulla tribuna stampa. E’ veemente la reazione azzurra e Modric si fa ammonire per fermare Frattesi lanciato verso la porta. Ci provano nell’ordine Darmian, Chiesa e Retegui. La furia azzurra alla ricerca del pari non si ferma e Dalic prova ad arginarla mettendo dentro anche l’ex interista Perisic. Il gol non arriva per gli azzurri e il ct rilancia Scamacca per Raspadori. La Croazia rinuncia a Modric per Majer e Spalletti tenta il tutto per tutto. Escono Jorginho e Darmian, entrano Fagioli e Zaccagni.
Nel finale l’Italia esaurisce la spinta e con i croati che sfiorano il raddoppio arriva anche l’occasionissima per il pari su una bella azione di Chiesa sulla destra che mette in mezzo ma Scamacca non aggancia il pallone. Piovono i cartellini e tanto altro in campo e in tribuna. Quando ormai sembra finita per l’Italia ecco il gol impossibile targato Zaccagni e l’Italia la pareggia all’ultimo secondo: Calafiori chiede il triangolo a Frattesi in zona centrale e dalla trequarti serve sulla sinistra il laziale, fantastica la parabola del numero 20 azzurro che sceglie il giorno giusto per siglare il primo gol in Nazionale. Pareggio e apoteosi azzurra a Lipsia e in tutto il mondo tricolore.
CROAZIA-ITALIA 1-1
CROAZIA (4-3-3): Livakovic 6.5; Stanisic 5.5, Sutalo 6.5, Pongracic 6, Gvardiol 6; Modric 6.5 (35′ st Majer sv), Brozovic 5, Kovacic 5.5 (25′ st Ivanusec 6); Sucic 6.5 (25′ st Perisic 5.5), Kramaric 6 (45′ st Juranovic sv), Pasalic 5 (1′ st Budimir 6). In panchina: Labrovic, Ivusic, Eric, Petkovic, Sosa, Pjaca, Vida, Baturina. Allenatore: Dalic 5.5
ITALIA (3-5-2): Donnarumma 7.5; Darmian 5 (37′ st Zaccagni 7), Bastoni 6.5, Calafiori 7; Di Lorenzo 5.5, Jorginho 5.5 (37′ st Fagioli sv), Barella 6, Pellegrini 5.5 (1′ st Frattesi 5), Dimarco 4.5 (12′ st Chiesa 6); Raspadori 5.5 (30′ st Scamacca 5.5), Retegui 5.5. In panchina: Vicario, Meret, Buongiorno, Gatti, Bellanova, Cristante, Mancini, El Shaarawy, Cambiaso, Folorunsho. Allenatore: Spalletti 5.5
ARBITRO: Makkelie (Ned) 6
RETI: 10′ st Modric, 53′ st Zaccagni
NOTE: spettatori 38mila circa. Ammoniti: Sucic, Modric, Perisic, Pongracic, Majer, Brozovic, Calafiori, Fagioli. Angoli: 2-10. Recupero: 1′; 8′.