Italiani molto soddisfatti della vita nelle loro città. Ma non a Catania. Secondo quanto emerge dalla rilevazione ‘Quality of life in european cities’, condotta dalla Commissione europea con il contributo dell’Istat in una selezione di città europee, nelle città italiane la popolazione soddisfatta è superiore all’80%. Il valore minimo si registra a Taranto (47,8%) e il valore massimo a Trento (95,4%). E Trento in particolare si colloca anche al primo posto della graduatoria europea (85 città). In alcune città però più della metà dei cittadini ritiene che negli ultimi 5 anni la qualità della vita sia peggiorata: tra queste Catania, Firenze, Sassari, Bolzano, Parma, Roma, Venezia e Reggio di Calabria.
Per quello che riguarda i servizi sanitari, come era prevedibile la percentuale più elevata di soddisfazione è al Nord e la più bassa al Sud, mentre in generale gli italiani sono meno soddisfatti dei trasporti pubblici rispetto ai loro vicini europei. Inoltre chi vive nelle città italiane, cosi come i cittadini europei, risulta soddisfatto della scuola, mentre un punto debole in Italia è rappresentato dalla pulizia delle strade.
In sei città italiane si osservano percentuali molto alte della popolazione soddisfatta di vivere nella propria città (superiori al 90%) e sono: Trento, Trieste, Cagliari, Bergamo, Brescia, Bolzano. Nel nostro Paese si registrano poi le percentuali più basse di persone che si sentono sicure a camminare da sole di notte: le quote più ridotte (inferiori al 30%) si rilevano a Catania, Milano, Taranto, Genova, Venezia, Parma e Bari. Roma è la capitale con la percentuale più bassa (36,8%) di chi si sente sicuro a camminare da solo la notte. Una bassa efficienza percepita dell’amministrazione pubblica locale è espressa in quasi tutte le città dell’Italia meridionale e in città come Roma, Firenze, Perugia, Genova, Milano, Torino, Venezia. I valori più alti sono invece rilevati nelle città del Nord Italia, che presentano valori simili a molte città tedesche, francesi, spagnole e dell’Europa dell’Est. La percezione che nella propria amministrazione locale sia presente la corruzione è più accentuata nelle città baltiche, greche, portoghesi nonché in quelle dell’Europa dell’Est e in alcune città del nostro Paese come Roma, Palermo e Napoli.