“Le ho dato, non so, una decina, dodici, tredici colpi con il coltello. Volevo colpirla al collo, alle spalle, sulla testa, sulla faccia e poi sulle braccia. Era rivolta all’insù verso di me. Si proteggeva con le braccia dove la stavo colpendo. L’ultima coltellata che le ho dato era sull’occhio. Era come se non ci fosse più. L’ho caricata sui sedili posteriori e siamo partiti”. Filippo Turetta, il giovane accusato della morte di Giulia Cecchettin, racconta tutto nel verbale di interrogatorio al pm reso noto ieri sera dalla trasmissione Quarto Grado di Rete4.
‘Voleva andare avanti, stava creando nuove relazioni, si stava sentendo con un altro ragazzo, Eric. Ho urlato che non era giusto, che avevo bisogno di lei. Che mi sarei suicidato. Lei ha risposto decisa che non sarebbe tornata con me’, ha detto Filippo ai magistrati a proposito della notte dell’11 novembre 2023, quando ha ucciso la ex fidanzata Giulia con 75 coltellate.
La confessione entra in particolari raccapriccianti sulla ragazza assassinata ‘guardandola negli occhi’. “Volevo uccidermi, ma non ce l’ho fatta. Ho visto che i miei speravano di trovarmi vivo e mi sono rassegnato a non suicidarmi e a essere arrestato”. L’avvocata Monica Cornaviera, che difende Filippo. commenta così: “Mi limito a ribadire che siamo sorpresi, perché in uno Stato di diritto i processi si celebrano nelle aule di giustizia e non nei salotti televisivi”. Il 15 luglio prossimo è prevista la prima udienza preliminare nel procedimento contro Turetta.