CATANIA – Leucemie e linfomi sono al nono e all’ottavo posto, rispettivamente, tra le cause di morte neoplastica ed hanno prospettive di guarigione e di controllo a medio-lungo termine condizionati dalla tempestività e accuratezza dei procedimenti diagnostici, talora particolarmente sofisticati e costosi e spesso erogabili nella loro necessaria completezza solo nell’ambito di reti regionali e/o nazionali.
Importante anche considerare che gli interventi terapeutici spesso sono erogabili soltanto da parte di strutture dedicate ad alta specializzazione e vi è una progressiva disponibilità e impiego sempre più generalizzato di farmaci, biologici e non, di grande efficacia. Anche la comunicazione medico-paziente riveste la sua importanza e lo dimostra il successo della nona edizione dell’incontro di beneficenza, denominato “Dai un calcio al linfoma” che ha visto ancora una volta una grande partecipazione di pubblico con medici e pazienti protagonisti insieme.
L’evento lo hanno organizzato le associazioni LILT ed Ibiscus al centro sportivo La Meridiana di Nesima. A promuoverlo le Unità Operative di Ematologia dell’Arnas Garibaldi e del Policlinico-San Marco, nonché l’Ematologia Pediatrica di quest’ultima azienda ospedaliera, rispettivamente dirette da Ugo Consoli, Francesco Di Raimondo e Luca Lo Nigro. Ha aderito anche l’Associazione Italiana Arbitri ed intrattenitori sono stati Federica Zammataro e Giacomo Giurato ma soprattutto tutti i pazienti capitanati da Vito Cataldo e dal
tecnico Pino Rigoli. Per completezza di cronaca l’incontro è finito 5 a 2 per i medici.