Il Codacons denuncia “un’altra bufera che si sta abbattendo sulla sanità in Sicilia”. Infatti, a pochi giorni dal decreto-legge varato dal Consiglio dei ministri per ridurre le liste d’attesa, in provincia di Catania – ad Acireale, Giarre, Paternò, Biancavilla, Caltagirone, Bronte e Militello Val di Catania – “vengono sospese tutte le attività di medicina e chirurgia fino al 30 giugno e bloccate le liste d’attesa”. I motivi, spiega il vice presidente regionale Codacons Bruno Messina, “sono connessi alla scadenza dei contratti con i medici esterni, che fornivano personale ai pronto soccorso; senza questo personale sanitario, gli ospedali della provincia di Catania andranno in tilt, poiché in assenza delle ditte esterne che provvedevano ai servizi di medicina d’urgenza con i medici privati avremo pronto soccorso sovraffollati e interventi chirurgici posticipati. E a rimetterci sarà sempre il cittadino, che non potrà ricevere le dovute cure”.