CATANIA – Sei giovani accusati di fare parte di una baby gang dedita a violente aggressioni all’interno di discoteche a Catania sono stati arrestati dalla polizia. Indagini della squadra mobile della Questura, coordinate dalla Procura, hanno permesso di ricostruire la dinamica dei pestaggi, effettuati negli scorsi mesi di febbraio e marzo ai danni di vittime prese di mira per futili motivi e senza un’apparente ragione, all’interno di due note discoteche della movida catanese. Nell’ambito delle stesse indagini sono stati notificati ai destinatari della misura altrettanti Daspo Willy emessi dal questore di Catania che prevedono per tre anni il divieto di accesso alle discoteche e ai locali della provincia di Catania. L’operazione è stata denominata Disco-gang.
Il branco agiva utilizzando la stessa tecnica e cioè quella di provocare una discussione con la vittima per poi aggredirla con violenza con calci, schiaffi, pugni e anche, in un caso, con un casco. I ragazzi colpiti sono stati costretti a ricorrere a cure mediche riportando lesioni giudicate guaribili con prognosi variabili dai 5 ai 30 giorni. Due gli episodi ricostruiti, l’11 febbraio e il 2 marzo scorsi.
Per quanto riguarda l’episodio dell’11 febbraio, a essere presa di mira è stata una ragazza dell’hinterland catanese che stava festeggiando il carnevale insieme al suo compagno e ad altri parenti. La giovane è stata molestata nella pista da ballo dal branco che ha picchiato con i caschi chi è intervenuto a difesa della ragazza, ferendo altre quattro persone.
Il secondo episodio risalente alla notte del 2 marzo, riguarda invece uno studente universitario fuori sede, aggredito, senza motivo, in un’altra discoteca, con schiaffi e pugni da un ragazzo spalleggiato da un gruppo di circa venti persone. L’aggressione è stata ripresa dalle videocamere collocate all’interno del locale, ma rilanciata anche dai social network.
I NOMI DEGLI ARRESTATI: Domenico Bosco, 21 anni; Salvatore Condorelli, 25 anni; Giovanni Stuppia, 20 anni; Orazio Foti, 25 anni; Leonardo Manganaro, 20 anni; Antonino Privitera, 25 anni.