LAMPEDUSA – La nave Nadir ha soccorso al largo della Libia e a sud di Lampedusa 54 persone, fra cui una donna e un minore, a bordo di un’imbarcazione di legno in difficoltà. “Il salvataggio è arrivato troppo tardi per 10 persone”, fa sapere la ong ResQship. Due delle persone soccorse erano prive di sensi e hanno dovuto essere liberate con un’ascia. I 10 morti si trovavano nel ponte inferiore della barca allagata.
I 10 cadaveri sono stati trasportati dalla guardia costiera, così come i sopravvissuti, verso Lampedusa, secondo le disposizioni del ministero dell’Interno. Appena lo scorso 8 giugno, la guardia costiera ha trasbordato dalla nave ong Geo Barents, di Medici senza frontiere, altri 11 cadaveri recuperati in acque Sar libiche.
Secondo i sopravvissuti, sentiti dalla guardia costiera e dai poliziotti della squadra mobile, i morti però dovrebbero essere 11. Il gruppo è composto da persone originarie di Bangladesh, Pakistan, Egitto e Siria, che hanno pagato circa 3.500 dollari per mettersi in viaggio su un’imbarcazione di legno di 8 metri. I due feriti sono stati già trasportati al poliambulatorio. I cadaveri sono rimasti a bordo della carretta del mare che viene trainata dalla nave ong Nadir che giungerà al porto in serata. Si stima che dovrebbero impiegare circa 10 ore prima di arrivare sulla maggiore delle isole Pelagie.