PALERMO – Il Senato accademico dell’università di Palermo ha deciso di sospendere gli accordi Erasmus con le università israeliane per “il venir meno delle essenziali garanzie di sicurezza a cui gli eventuali soggetti coinvolti nei partenariati di cooperazione sarebbero esposti in questo particolare e delicato momento di crisi internazionale”. Gli accordi Erasmus in questione riguardano anche le università in Algeria, Georgia, Giordania, Libano, Ucraina, Sud Africa e Tunisia. Inoltre il senato accademico ha deciso di varare procedure trasparenti sui rapporti di ricerca “per l’elaborazione di un regolamento ad hoc sul ‘dual use’, che si dovrebbe concludere entro la pausa estiva”.
“Accanto a queste iniziative – dice il Senato accademico – sono attualmente allo studio misure di supporto per il sistema educativo palestinese finalizzate a garantire il diritto allo studio attraverso l’istituzione di corridoi umanitari e borse di studio e l’organizzazione di momenti culturali di informazione e formazione, anche in collaborazione con reti nazionali e internazionali, indirizzati non solo alla comunità universitaria ma all’intera città”.
La decisione di interrompere i rapporti con i ricercatori e le università israeliane è stata criticata dalla ministra dell’Università, Anna Maria Bernini: “Rientra nell’autonomia, ma la considero una scelta sbagliata, soprattutto in un momento in cui si sta intensificando il processo politico-diplomatico di pace, di ricerca della pace. Le università non si schierano, le università non entrano in guerra, sono costruttori di ponti, creatori di pace, sono delle grandi fabbriche di diplomazia scientifica”.