La carenza estiva di sangue quest’anno è arrivata con almeno un mese di anticipo e gli ospedali siciliani sono già in sofferenza da questo punto di vista: interventi chirurgici rinviati e politrasfusi, soprattutto talassemici, che, soprattutto quelli appartenenti a gruppo sanguigno raro, non possono seguire il calendario trasfusionale. A Palermo si sono riuniti per due giorni i responsabili del sistema sangue in Sicilia il cui appello è stato raccolto dal direttore generale del Dipartimento per le attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico (Dasoe) dell’assessorato regionale alla Salute, Salvatore Requirez, che ha organizzato una giornata regionale per promuovere la donazione del sangue su tutto il territorio isolano.
“La finalità della giornata regionale e del convegno è lanciare una campagna di comunicazione coinvolgendo tutti gli attori: le strutture sanitarie, le associazioni dei volontari, la popolazione” ha spiegato Requirez. La raccolta carente riguarda i globuli rossi ma anche il plasma che serve a produrre i plasmaderivati come le immunoglobuline e l’albumina. I dati siciliani non sono tra i migliori in Italia e Giacomo Scalzo, direttore del Centro regionale sangue dell’assessorato regionale alla Salute, ha riferito che la Sicilia raccoglie ogni anno 14 chili di plasma ogni mille abitanti, ma ne servirebbero 18. Un segnale positivo arriva dai dati 2023 quando la donazione di plasma è aumentata del 4,6 per cento e il trend sembra confermato anche per quest’anno. Protagonisti di questa giornata i volontari della associazioni Avis, Croce Rossa, Fratres, Fidas e altre realtà locali. La loro attività è essenziale considerato che il 95 per cento della raccolta arriva proprio dai punti prelievo associativi distribuiti su tutto il territorio siciliano.