Bancarotta, sequestro a imprenditore catanese

Sistema di scatole cinesi per coprire il dissesto: NOMI

La guardia di finanza di Catania ha eseguito misure cautelari reali nei confronti di Michele Boccaccio, 63enne sottoposto a indagini per bancarotta fraudolenta, bancarotta documentale e autoriciclaggio. Le indagini hanno riguardato il dissesto della società “Comunicando s.r.l.” di Catania, operante nel settore della produzione di software, raggiunta da sentenza di fallimento nel 2020. Gli accertamenti hanno evidenziato che Boccaccio, in qualità di amministratore di diritto della “Comunicando s.r.l.”, avrebbe eseguito una serie di operazioni “distrattive e dissipative del patrimonio aziendale in una fase in cui la società stava accumulando ingenti debiti erariali e perdite di rilevante entità”.

L’indagato, mediante operazioni di conferimento di rami d’azienda, avrebbe trasferito i principali asset della “Comunicando s.r.l.” a favore di due realtà imprenditoriali neo costituite, “The Cloud S.a.s.” e “Robbie S.a.s.”. Le relative quote sarebbero state originariamente detenute dall’indagato per l’80% (pari a 40.000 euro del capitale sociale di ciascuna delle due società) e dalla stessa impresa conferente per la parte residua del 20% (corrispondente a 10.000 euro del capitale sociale di ciascuna delle società). In realtà, tali operazioni avrebbero causato il decremento del patrimonio della fallenda per un valore di 815.000 euro a fronte di una partecipazione al capitale nella quota minimale di 10.000 euro per singola società. Successivamente, le quote possedute nelle S.a.s. dalla società “Comunicando s.r.l.” sarebbero state cedute a un familiare di Boccaccio, così da rescindere definitivamente e in via formale i legami tra la fallita e le due new company.

Inoltre sarebbe stata riscontrata l’erogazione da parte della società in dissesto di finanziamenti alle nuove imprese (“The Cloud S.a.s.” e “Robbie S.a.s.”), mai restituiti, per un importo complessivo pari a 110.000 euro. Tutte queste condotte avrebbero determinato un aggravamento del dissesto fino a un patrimonio netto negativo di oltre 4,5 milioni di euro. E’ scattato il sequestro preventivo dei compendi aziendali delle società “The Cloud S.a.s.” e “Robbie S.a.s.”, beneficiarie dei rami aziendali dalle fallita, oltre a denaro e beni per un importo di 925.000 euro.

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