WASHINGTON – Joe Biden non molla, nonostante nuovi lapsus che hanno rischiato di rovinargli l’attesissima conferenza stampa alla fine del vertice Nato a Washington, la prima dopo il disastroso dibattito tv e soltanto la 37esima della sua presidenza. Al confronto con i giornalisti l’81enne commander-in-chief si è mostrato più determinato che mai a correre per un secondo mandato dichiarando, con la schiettezza che lo contraddistingue, di essere il candidato “più qualificato” e “l’unico” in grado di battere Donald Trump.
La serata non è iniziata sotto i migliori auspici per il presidente che poco prima di entrare nella sala affollata di giornalisti, per la maggior parte americani, ha avuto l’ennesimo lapsus presentando Volodymyr Zelensky sul palco del vertice Nato come ‘Putin’. Biden si è ripreso subito dall’errore ma ovviamente lo strafalcione ha fatto il giro dei media Usa e gli è stato anche riproposto in conferenza stampa. E pochi minuti dopo, un nuovo svarione: il commander-in-chief dice ‘vice presidente Trump’ parlando di Kamala Harris. Gaffe di cui il tycoon ha subito approfittato rilanciandola sul suo social media Truth. “Bravo Joe! Ottimo lavoro!”, ha commentato sarcastico.
Strafalcioni a parte, il presidente si è mostrato molto più lucido, energico e chiaro rispetto al dibattito sulla Cnn. “Sono il più qualificato per battere Trump. L’ho battuto una volta, lo farò ancora”, ha dichiarato a chi gli faceva presente che nelle ultime settimane sono aumentati i democratici che lo supplicano di ritirarsi. Oltre alla big di Capitol Hill Nancy Pelosi e alla star di Hollywood George Clooney, sono diciassette i deputati e un senatore che premono per un suo passo indietro, di cui l’ultimo subito dopo la conferenza stampa. Pare addirittura che l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi e Barack Obama si siano parlati privatamente sul futuro di Joe esprimendo il timore che non riesca a vincere. “Placherò le paure dei democratici”, ha insistito Biden sottolineando di “non voler correre per lasciare un’eredità ma per finire il lavoro iniziato”.