CATANIA – “Come Cgil e Uil di Catania stiamo dando il massimo per raccogliere le firme per abolire con un referendum la legge sull’autonomia differenziata voluta dalla Lega. Da mesi ne spieghiamo le ragioni, c’è di mezzo anche la vivibilità di questa città. Oggi il ministro Salvini è a Catania per inaugurare la stazione della metro. Ci piacerebbe se si facesse vedere anche per discutere di soluzioni ai drammi che stanno strozzando la nostra città, sempre più povera e sporca. Tagliare nastri non basta”. Non usano mezzi termini i segretari generali di Cgil e Uil, Carmelo De Caudo ed Enza Meli, che nel fine settimana hanno partecipato in prima persona, alla raccolta di firme nei banchetti per dire no alla Legge Calderoli: 500 mila quelle necessarie a chiamare al voto referendario gli italiani tra aprile e giugno del 2025. Giovedì scorso si è anche costituito un apposito Comitato referendario catanese al quale hanno aderito, oltre ai due sindacati, decine di sigle di partiti e associazioni.
“Tutte le regioni del Sud – spiegano De Caudo e Meli – saranno penalizzate dalla legge Calderoli perché mira a differenziare il diritto alla salute, il diritto all’istruzione, il diritto al lavoro, il diritto a un contratto nazionale. Come? Creando una profonda spaccatura tra le due parti d’Italia che già oggi viaggiano a due diverse velocità. Ma per una città come Catania, che già sperimenta questa disparità di diritti rispetto a grandi città del nord, l’esito potrebbe essere catastrofico. In primis proprio per la sanità. Il riferimento è alla grave mancanza di investimenti nel settore sanitario che ricade soprattutto in città come Catania i cui presidi ospedalieri d’eccellenza rappresentano un ancora di sicurezza non solo per il territorio circostante ma anche per tante altre aree della Sicilia e della Calabria”. I prossimi banchetti promossi da Cgil e Uil saranno allestiti il 29 luglio al solarium del lungomare di fronte all’istituto Nautico tra 9.30 e 12,30; il 1º agosto l’appuntamento sarà all’ ospedale Garibaldi vecchio (via Filzi, pronto soccorso) sempre dalle 9.30 alle 12.30.