La gravidanza rappresenta un’esperienza straordinaria nella vita della donna perché è un percorso che la transiterà verso una nuova identità, tutta da scoprire e costruire giorno dopo giorno: quella di mamma. Il corpo si modifica per accogliere la nuova vita, farla crescere e prepararsi al momento del parto. Tutti questi cambiamenti fisici si accompagnano a emozioni diverse, spesso contrastanti e altalenanti. Sapere di aspettare un bambino proietta da subito a dover pensare per “due”, a maturare la consapevolezza delle proprie responsabilità verso il nascituro.
Il percorso clinico-assistenziale della gravidanza prevede, quindi, una programmazione calendarizzata di visite ed esami di routine, che viene personalizzata in base all’età della donna e alla sua storia clinica personale e familiare, nonché all’insorgenza di eventuali problematiche durante la gestazione. È necessario che questo percorso sia accompagnato e sostenuto da una corretta prevenzione primaria che abbracci diversi aspetti correlati allo stile di vita e alla scelta di adottare specifiche misure comportamentali protettive, con un impatto significativo sulla evoluzione favorevole della gravidanza. La gravidanza, insomma, deve anche rappresentare una preziosa occasione per rivedere in senso critico le proprie abitudini quotidiane e per introdurre cambiamenti a beneficio della salute della mamma e del bambino in un’ottica di lungo temine.
E’ l’impegno e l’attenzione che prestano, secondo la Fondazione Onda Ets, le Unità Operative Complesse di Ginecologia e Ostetricia del Policlinico e del San Marco, rispettivamente dirette da Liliana Mereu e Emilio Lomeo (nella foto con i loro collaboratori) e di Patologia Ostetrica del San Marco diretta da Marco Palumbo. In particolare, il riconoscimento è stato assegnato perché le tre unità operative hanno partecipato alla mappatura delle strutture sanitarie appartenenti al network ospedali “Bollino Rosa 2024-2025” che erogano servizi dedicati alla prevenzione primaria in gravidanza.
I presidi ospedalieri Policlinico “Rodolico” e “San Marco” di Catania lavorano quotidianamente, riconosce Onda, per rispettare i “cardini” della prevenzione primaria, assicurando diversi servizi alle donne quali interventi di educazione alla corretta alimentazione e promozione dell’attività fisica in gravidanza tramite il corso di accompagnamento alla nascita. Inoltre, gli ospedali dell’azienda ospedaliero universitaria etnea garantiscono gli screening del diabete gestazionale, la misurazione del peso e della pressione arteriosa, interventi per le mamme che decidessero di smettere di fumare attraverso la collaborazione del Centro Antifumo. In più, è attivo lo screening per la depressione peripartum.
Non meno importante la presenza, nelle strutture, di ambulatori dedicati alle dipendenze patologiche e alla prevenzione dei disturbi del pavimento pelvico. Presente inoltre un ambulatorio solidale con a disposizione un team multidisciplinare per la family centre care, dedicato alle neomamme e ai loro piccoli con problemi di fragilità, disadattamento sociale e privi di assistenza sanitaria, cosiddetti “defavorizzati”, e un servizio di mediazione culturale per donne in gravidanza di diversa estrazione linguistica.
Infine, da un’indagine realizzata sempre da Fondazione Onda Ets in collaborazione con l’Istituto di ricerca Elma Research, che ha valutato l’atteggiamento delle donne in gravidanza e delle neomamme nei confronti della prevenzione primaria con focus sulle vaccinazione, è emerso che la prevenzione vaccinale è un aspetto importante a tutela della salute della donna e del bambino nell’ambito della gravidanza, ed è quindi molto importante lavorare per accrescere la consapevolezza delle donne. Nei due ospedali Bollino Rosa dell’Aoup etnea vengono distribuiti costantemente opuscoli divulgativi rivolti alle donne con indicate le strutture per le vaccinazioni in gravidanza, tempi e modi per effettuarle.