LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Lo sversamento di liquidi fognari a Lampedusa è stato fermato. Con un escavatore, fino a notte inoltrata, gli operai di un’impresa locale hanno lavorato sul tratto di strada che dall’angolo Stazzone conduce verso Cala delle Palme, in zona porto vecchio. La condotta fognaria, che ha circa 40 anni, ieri è esplosa. A determinare l’ennesimo sversamento nelle acque del porto vecchio sarebbe stata un’otturazione, provocata da detriti delle condotte.
Con il primo intervento la condotta fognaria è stata liberata. Ma i lavori proseguono, perché l’emergenza igienico-sanitaria non è risolta. A intervenire per tamponare la nuova, ennesima criticità è stata l’amministrazione comunale. Il sindaco delle isole Pelagie, Filippo Mannino, ha firmato un’ordinanza per un intervento sostitutivo al posto di Aica, la società che gestisce la rete. E ieri, il sindaco – per tamponare l’emergenza, visto che non c’era nessuno dell’Aica a intervenire – ha assunto il potere sostitutivo d’intervento, incaricando un’impresa locale.
“Già nei giorni scorsi e nelle passate settimane ho più volte diffidato Aica a intervenire – ha spiegato Mannino – . Ci sono diverse criticità sulla rete idrica e fognaria dell’isola. Quanto avvenuto ieri è il caso più eclatante, ma ci sono diversi problemi”. Mannino sta valutando la possibilità di formalizzare una denuncia a carico di Aica. La decisione verrà presa domani. Molti lampedusani ieri, in un ennesimo momento di rabbia per quanto accaduto, se la sono presi con i vertici dell’attuale amministrazione.