MESSINA – I carabinieri di Messina hanno arrestato 9 persone, di cui quattro finite in carcere e cinque ai domiciliari, per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio. Le attività di indagine, svolte dal novembre 2020 al settembre 2021, hanno svelato l’esistenza di un sodalizio criminale, operante a Messina, in grado di gestire una efficiente rete di distribuzione di consistenti partite di marijuana e cocaina, provenienti da Catania e dalla Calabria. Nell’operazione Penelope sono stati delineati gli assetti del gruppo criminale, individuandone promotori ed organizzatori, gli incaricati alla detenzione e alla cessione della sostanza, nonché alla contabilità derivante dal relativo commercio.
In particolare, è stata localizzata la base operativa del sodalizio, consistente nell’appartamento di un indagato – già sottoposto ai domiciliari – che sarebbe stato utilizzato per programmare strategie e come punto di stoccaggio ed occultamento delle sostanze stupefacenti. Inoltre è emerso il ruolo attivo della componente femminile della compagine, che sarebbe stata deputata, in particolare, al supporto logistico nella fase del reperimento e del trasporto della droga, nonché al mantenimento economico degli accoliti. Singolare, tra l’altro, il gergo utilizzato per lo smercio delle dosi di stupefacente, indicate come “profumo”. I carabinieri nel corso delle indagini avevano già arrestato 6 persone in flagranza di reato, nonché sequestrato complessivamente circa 8 chili di droga, tra cocaina e marijuana.
Sono finiti in carcere Luca Davide Papa, 43 anni, Fabio Robert, 43, Domenico Arigò, 54, Benedetto Mesiti, 45. Ai domiciliari sono stati posti Sabrina Sciuto, 42 anni, Maria Militello, 49, Michele Saja, 35, Kol Arjan Arapi, 38.