VITTORIA (RAGUSA) – Comparirà lunedì prossimo davanti al giudice per le indagini preliminari Ivano Infarinato il ventottenne vittoriese, accusato di aver appiccato ieri, l’incendio nella palazzina dove vive la sua ex fidanzata, in via Principe Umberto, angolo via Cacciatori delle Alpi, a Vittoria. Il rogo ha semidistrutto i quattro piani della casa e solo per un caso non ci sono state vittime. Alcune persone sono state evacuate o hanno lasciato subito la casa appena sentito il crepitio delle fiamme, mentre la donna, che si trovava al quarto piano, era rimasta bloccata nell’appartamento. È arrivato in suo soccorso il dirigente del commissariato di Vittoria, Giovanni Arcidiacono, che si è lanciato tra le fiamme fino al quarto piano, lasciando poi l’immobile insieme alla donna attraverso la scala di salvataggio esterna dei vigili del fuoco.
La donna, è stata portata in ospedale con un principio di intossicazione, ma è già stata dimessa. Anche Arcidiacono è rimasto lievemente intossicato del fumo. Infarinato, che ha numerosi precedenti, è stato rintracciato dalla polizia e fermato. Finora non ha fornito spiegazioni, tranne la presunta lite con la sua ex fidanzata. Il movente, infatti, sarebbe da ricondurre al fatto che il 28enne qualche giorno prima aveva incontrato la ex in compagnia di un altro uomo. Così, avrebbe predisposto tutto per dare una lezione alla donna, responsabile di averlo lasciato dopo avere subito per diverso tempo maltrattamenti fisici e psicologici. Nell’udienza di convalida sarà assistito dall’avvocato Giovanni Bongiorno, il sostituto procuratore titolare delle indagini è Gaetano Scollo. L’accusa è di tentato omicidio. Intanto, dopo le prime ispezioni, l’immobile è stato dichiarato inagibile. Le famiglie che lo abitavano hanno dovuto far ricorso all’ospitalità di parenti e amici.