Ronde ‘festose’, amanti delle blatte e incivili chic: a Catania lite sui rifiuti

I dem attaccano Trantino: "Riconosca le sue colpe". Il sindaco (dopo post cancellato): "Stiamo facendo di tutto"

CATANIA – Un attacco al sindaco. Una risposta di Trantino pubblicata e poi cancellata. Una nuova replica dei suoi oppositori. La vita politica di Catania in questi giorni è animata da una disputa sul solito argomento, i rifiuti. A contestare il primo cittadino è Officina democratica, un circolo del Pd. “Trantino sulla base dei risultati e per sua stessa ammissione si rivela incapace di risolvere il problema della spazzatura e dà sfogo alla fantasia. Ricordando l’ordinanza dell’anno scorso che cacciava i senzatetto dalle scalinate delle chiese e puniva chi in casa avrebbe tenuto un comportamento contrario alla decenza, oggi propone di risolvere il problema dei rifiuti con le ronde di cittadini, che allegramente puniscano, in zone preventivamente selezionate (quelle della Catania ‘chic’), coloro che li abbandonano i rifiuti non rispettando giorni e orari”.

Il riferimento è all’ultimo post del sindaco su Facebook, pubblicato ieri: “C’è stata una riunione – scrive Trantino -. Ho rappresentato che la strategia messa in atto (senza una preventiva condivisione) di non raccogliere il rifiuto non conforme penalizza solo i cittadini che fanno di tutto per avere una città pulita. Altri, innamorati della vita tra blatte, ratti e sporcizia, forse si sentono a proprio agio. Abbiamo così deciso che saranno prestabilite le zone in cui si lascerà il rifiuto non conforme, in modo da consentire alla nostra polizia locale di identificare (ove possibile) gli autori. Ho chiesto al comandante dei nostri vigili di rafforzare la squadra ambientale. Naturalmente saremo in grado di reagire meglio appena integreremo l’organico a fine anno con i nuovi 180 innesti (era dal 1990 che non si facevano concorsi). Inoltre attendiamo che la Regione tra qualche giorno assegni nuovi fondi per gli extra costi, per acquistare carrellati, telecamere e reclutare – a seguito di bando – una settantina di ispettori ambientali. Il tutto al netto di ulteriori problemi con le discariche”.

Trantino continua: “Io stesso, come ho fatto ieri pomeriggio, mi presto a far parte delle pattuglie. E tra qualche giorno partiremo con la nuova campagna di comunicazione. Inoltre abbiamo intenzione di convocare a brevissimo un incontro pubblico, per comprendere se non stiamo trascurando qualcosa. Sto anche preparando una scheda per la vice ministro all’Ambiente che si occupa della materia, per proporre riforme normative che rendano più efficaci le sanzioni. E intendiamo sensibilizzare gli amministratori di condominio. Inutile rimarcare che paghiamo la Tari più alta. La potremmo dimezzare in pochissimo tempo se solo limitassimo la quota di indifferenziata (e tutti pagassero il tributo). Da qualche giorno poi affiora un’idea: se la situazione non migliorerà entro la fine dell’estate organizzare gruppi numerosi con una stessa maglietta, che ‘invadano’ festosamente le aree più problematiche, per lanciare un segnale di riscossa”.

Officina democratica ribatte: “Non una parola sugli appalti fatti male, sulle inadeguatezze della società di raccolta, sulla gestione delle discariche e i programmi regionali mai portati a compimento. Non un richiamo al suo programma elettorale in materia di rifiuti, già del tutto misero e comunque completamente disatteso. Non una parola sulle infiltrazioni criminali; non una parola sulle responsabilità delle amministrazioni passate. L’unica idea è accusare, con cittadine e cittadini da scovare e punire. I catanesi incivili sono l’unico obiettivo del sindaco di Catania, contro i quali invita alla ‘lotta’. E lo fa richiamando che qui si paga la Tari tra le più elevate d’Italia, ma dimenticando di riconoscere che non è in grado di farla pagare agli evasori. E poi chi sarebbero gli incivili da punire? I poveri? Chi abita in quartieri degradati, dimenticati da questa amministrazione?”.

La stessa Officina democratica nei giorni scorsi aveva già criticato Trantino. Il quale aveva reagito con un post poi ritirato ma riportato dai dem (“Vi vergognate a metterci il nome, sapendo che siete stati i sostenitori dell’amministrazione che ha segnato l’inizio di quello che sta accadendo ora. Ricordatemi in quale modo vincente è stata gestita la filiera dei rifiuti tra il 2013 e il 2018”). La replica era stata di Maurizio Caserta, ex candidato del centrosinistra alla carica di primo cittadino: “Caro sindaco, siamo un circolo del Partito democratico. Un partito che ha una sede, una segretaria provinciale, un segretario regionale, una segretaria nazionale. Ha poi una rappresentanza all’interno del Consiglio comunale di Catania. Questo gruppo di persone non era nella maggioranza che sosteneva il sindaco Enzo Bianco cui, non sapendo cosa dire, assegnate tutte le responsabilità delle questioni aperte in città. Ma chi oggi guida il gruppo del suo partito, Fratelli d’Italia, era in quella maggioranza. Non faccia lezioni a noi che abbiamo con lealtà contestato sempre quella amministrazione. Si prenda le sue responsabilità, avendo fatto parte della amministrazione precedente in modo organico”.

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