CATANIA – Si è conclusa la fase parossistica dell’Etna che dalle 4.08 della notte scorsa è evoluta in una spettacolare fontana di lava con forte attività stromboliana al cratere Voragine dell’Etna. Il tremore interno dell’edificio vulcanico rimane su livelli medio alti. L’attività ha prodotto una nube di cenere alta 8 chilometri che si è dispersa in direzione est-sud-est, cadendo sui paesi etnei e su Catania, anche al centro della città, dove sono giunti pure i forti boati del vulcano, tali da far tremare i vetri in tante case. Numerosi i catanesi e i turisti in giro per le strade con l’ombrello.
Intanto, ultimate le operazioni di bonifica, dalle 18 ha riaperto gradualmente l’aeroporto di Catania. L’unità di crisi ne aveva disposto la chiusura stamattina intorno alle 10, sospendendo tutti i voli in arrivo e in partenza, con conseguenti cancellazioni e/o dirottamenti su altri scali. Le operazioni di volo sono riprese secondo il seguente schema: dalle ore 18 ripristinate le sole partenze, dalle 20 disposta la riapertura totale e completa dello scalo. In stretta collaborazione con le compagnie aeree e tutti gli attori coinvolti nelle operazioni di scalo, Sac confida nel ripristino di tutti i servizi e dei regolari collegamenti aerei nel più breve tempo possibile.
La chiusura ha provocato il dirottamento di diversi voli al Falcone Borsellino di Palermo: Ryanair da Bucarest a Catania, EasyJet da Londra, EasyJet da Lione, Eurowing da Colonia e da Varsavia, Ryanair da Santiago di Compostela, Japan Airlines da Oulu, Vueling da Barcellona, Latam Airlines da Barcellona, Iberia da Barcellona, Vueling da Barcellona, Qatar Airways cargo da Barcellona. Un altro collegamento da Londra della Ryanair è stato dirottato a Trapani. A Comiso è stato dirottato il Danish Air da Lampedusa.
A Catania, a causa della copiosa ricaduta di cenere, con annesse problematiche inerenti la sicurezza per la circolazione stradale e i rischi per la pubblica incolumità, il sindaco Enrico Trantino ha emanato un’ordinanza con cui vieta, per le prossime 48 ore, la circolazione di mezzi a due ruote (cicli e motocicli) e limita a 30 km orari la velocità massima degli automezzi in tutte le strade del territorio comunale.
I cittadini, dispone inoltre l’ordinanza, devono depositare la sabbia vulcanica, eliminata dagli spazi privati, in contenitori di piccole dimensioni e sistemarla in prossimità delle abitazioni. E’ in corso la raccolta dei sacchetti in tutto il territorio comunale da parte degli operatori delle aziende che stanno conducendo la raccolta. Proseguono, intanto, le attività del piano straordinario di pulizia della cenere vulcanica nei tre lotti cittadini, alla luce dell’ordinanza di protezione civile del sindaco dello scorso 16 luglio. Oltre millecinquecento le tonnellate di cenere già rimossa dalle strade, più di un terzo di quella stimata caduta sul selciato.
Alle attività di rimozione della cenere da parte degli operatori ha partecipato anche il sindaco Trantino che fino a notte fonda ha verificato personalmente lo svolgimento delle attività. Una quantità ingente di cenere rimane ancora da smaltire, a cui purtroppo si è aggiunta quella caduta in tutta l’area urbana, soprattutto nella zona industriale. Le vie e le piazze in cui nei giorni precedenti non sono stati effettuati gli interventi di pulizia sono stati riprogrammati per le notti del 25 e 26 luglio; in queste zone verranno apposti nuovi segnali di divieto con l’indicazione dei giorni e degli orari in cui occorre lasciare libero il percorso ai mezzi meccanici di spazzamento. Per facilitare la rimozione delle cenere è indispensabile non parcheggiare le auto nelle vie interessate dai lavori.