Maxi sequestro di beni tra Palermo e Catania

Fatture false e imprese di comodo per aggirare il fisco VIDEO 

PALERMO – Eseguito dai finanzieri del Comando Provinciale di Palermo un decreto di sequestro ai sensi della normativa antimafia, nei confronti di un imprenditore, dominus di un noto gruppo societario operante nel settore del trasporto di merci su strada. Gli accertamenti patrimoniali svolti a esito dell’operazione denominata Vanish Vat, che nel 2021 aveva portato all’emissione di una misura restrittiva della libertà personale nei confronti di diversi indagati. Tra questi, nel febbraio 2023, l’imprenditore è stato ammesso al giudizio abbreviato, tuttora in corso. Le indagini hanno delineato l’esistenza di un’associazione per delinquere che ha emesso fatture false per un importo di oltre 16 milioni di euro, omesso versamento di ritenute previdenziali e assistenziali, indebita compensazione e bancarotta fraudolenta.

Le indagini avrebbero evidenziato che, mediante un consolidato schema fraudolento, articolato sulla creazione di una serie di società di comodo asservite al gruppo imprenditoriale, sarebbe stato abbattuto illecitamente il reddito imponibile delle due imprese realmente operative riconducibili all’imprenditore. Nel contempo, nel 2021 il tribunale di Palermo ha dichiarato il fallimento di una delle due società, che aveva accumulato debiti verso l’Erario di oltre 22 milioni di euro. L’imprenditore è stato definito soggetto socialmente pericoloso, vivendo abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose. Per cui è stato disposto il sequestro di 8 immobili siti a Palermo e Ficarazzi (PA); 6 società, con sede nelle province di Palermo e Catania; un conto corrente; un motociclo e un autoveicolo, per un valore complessivo di circa 28 milioni di euro.

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