CATANIA – Un 45enne straniero, regolare sul territorio nazionale e residente a Catania, ha aperto le porte di casa a due connazionali per ospitarli perché appena arrivati in città, ma loro lo hanno buttano fuori. Dopo circa un mese, infatti, la convivenza, inizialmente pacifica, è stata rovinata dall’uso di droghe da parte dei due ‘ospiti’, anche in presenza del padrone di casa che, in più occasioni, ha manifestato la sua contrarietà.
I due, tuttavia, invece di smettere hanno cominciato a minacciarlo: “Qui comandiamo noi, vai via, noi qui facciamo quello che vogliamo!”. Vani sono stati i tentativi del 45enne di riportarli alla ragione, perché gli stranieri sono passati dalle parole ai fatti, minacciando con un coltello che gli avrebbero tagliato la gola se non fosse andato via. Spaventata, la vittima è fuggita ed è stata costretta a passare la notte in spiaggia, per poi cercare aiuto da un altro connazionale, ma nemmeno lui è riuscito a convincere i due ragazzi ad andare via.
I due ingrati ospiti quando hanno incrociato il 45enne sotto casa, lo hanno preso per il collo e, coltello alla mano, lo hanno minacciato dicendo: “Tu hai mandato il tuo amico a buttarci fuori di casa, ti ammazziamo, ti tagliamo la testa!”. A quel punto l’uomo ha chiamato il 112. Quando la pattuglia ha fatto irruzione nel suo appartamento, ha così trovato i due ‘abusivi’ seduti sul pavimento all’ingresso, con accanto 3 coltelli e 2 taglierini. I due hanno cercato di sviare i militari, fornendo false dichiarazioni sulla loro identità. Per loro è scattata la denuncia alle Procure della Repubblica ordinaria e per i Minori di Catania e il 16enne, su disposizione del Tribunale per i minorenni, è stato collocato in una comunità. Il 45enne è così riuscito a tornare nella sua casa dove vive da più di due anni.