Blitz anti-prostituzione in 27 province con 7 arresti e 71 denunce. Sono i numeri di una vasta operazione della polizia che ha impegnato ben 400 uomini per effettuare controlli in mezza Italia. Ad Alessandria, Ancona, Aosta, Bari, Benevento, Catania, Cosenza, Cremona, Imperia, L’Aquila, Latina, Lecco, Lodi, Lucca, Mantova, Massa Carrara, Milano, Modena, Napoli, Oristano, Parma, Pisa, Prato, Roma, Savona, Teramo e Vibo Valentia, sono stati intensificati i controlli di polizia sui principali luoghi utilizzati soprattutto da soggetti appartenenti alla criminalità straniera, in particolare cinese, dediti al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione, talvolta anche minorile. A eseguirli oltre 400 operatori delle squadre mobili della polizia. Controlli e perquisizioni hanno riguardato anche appartamenti ed esercizi pubblici in cui le prestazioni sessuali a pagamento erano dissimulate con inesistenti attività professionali (in particolare riferibili al settore estetico e del benessere) pubblicizzate anche online attraverso siti e piattaforme di messaggistica dedicate.
A Catania, gli agenti della Squadra Mobile, sezione Criminalità straniera e prostituzione, coadiuvati da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale e della Polizia Scientifica, hanno effettuato un’intensa attività di controllo su strada, in diverse abitazioni, in esercizi commerciali e in un centro massaggi. Complessivamente, sono state identificate 75 persone, la maggior parte straniere e principalmente cinesi, 16 soggetti sono risultati con precedenti. Sono stati controllati 40 veicoli e sono state eseguite 8 perquisizioni in abitazioni del centro storico, utilizzate come luogo per lo svolgimento dell’attività di meretricio. Nel corso delle perquisizioni, sono stati rinvenuti diversi oggetti verosimilmente utilizzati per l’attività di meretricio.
Nell’ambito dei controlli su strada sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 1.200 euro per violazione al Codice della strada. Tre donne straniere, due di nazionalità cinese e una colombiana, sono state accompagnate presso l’Ufficio Immigrazione della Questura per l’identificazione e ulteriori accertamenti sulla loro presenza nel territorio dello Stato. Dai controlli eseguiti, le tre donne sono risultate irregolari per cui nei loro confronti sono stati adottati altrettanti provvedimenti di espulsione.