CATANIA – Nel primo pomeriggio di ieri, in viale Grimaldi, nel quartiere catanese di Librino, alcuni condomini di uno stabile hanno notato un giovane in escandescenza che, affacciato al balcone, lanciava nel vuoto alcuni oggetti, e hanno chiamato la polizia. Poco dopo, un’altra confusa segnalazione raccontava di possibili colpi d’arma da fuoco, provenienti sempre dallo stesso immobile.
Accertata la presenza del giovane nell’appartamento, in stato di agitazione e non collaborativo, i poliziotti hanno tentato di stabilire un contatto, provando a comunicare con il giovane attraverso la porta. L’uomo, barricato in casa, gridando e minacciando tutti, non ha consentito agli agenti di avere la certezza che fosse armato. E’ stato richiesto anche l’intervento dei sanitari del 118 e dei vigili del fuoco, ed è stata staccata la corrente elettrica all’intero condominio.
Gli agenti, risaliti all’identità dell’uomo, un pregiudicato catanese di 33 anni, con precedenti per droga, per circa un’ora hanno tentato di convincerlo ad aprire la porta di casa. Quando il giovane ha consentito ai poliziotti di entrare nell’appartamento, questi hanno potuto verificare che non fosse armato. Dopo pochi minuti, sfruttando un momento di distrazione del 33enne, un poliziotto lo ha bloccato, consentendo agli altri agenti di perquisire l’abitazione. Riportata la situazione alla calma, l’uomo è stato affidato alle cure dei sanitari che lo hanno portato nell’ospedale San Marco per un trattamento sanitario obbligatorio.