Sant’Agata, il messaggio di Renna: “E’ anche grazie a lei se sono vivo”

In cattedrale la messa solenne presieduta dal vicario

CATANIA – “Gioisca il mio cuore nella tua salvezza, e canti al Signore che mi ha beneficato. Sono parole di gratitudine al Signore quelle che elevo con voi in questo giorno santo, perché per intercessione di Maria Santissima, della nostra patrona Sant’Agata, del beato cardinale Dusmet, sono ancora in vita dopo l’infarto che mi ha colpito nelle prime ore di domenica 11 agosto”. Non poteva essere presente, perché ancora convalescente, ma l’arcivescovo di Catania Luigi Renna ha fatto ugualmente arrivare il suo messaggio ai devoti nel giorno della festa estiva di Sant’Agata.

“Il Signore mi dona ancora vita e tempo – prosegue Renna, che si trova al centro cuore Morgagni di Pedara – per servire questa cara Arcidiocesi di Catania, alla quale, una volta ristabilito, continuerò a dare cuore, mente, energie, sebbene con prudenza, per evitare ulteriori problemi di salute. Vi abbraccio tutti, e sento che in questo momento di prova ho imparato due cose: dire al Signore ‘Sia fatta la tua volontà’, con quell’abbandono che Sant’Agata ci insegna nel suo martirio; considerare quanto siano preziosi i sentimenti di fede, di pazienza, di speranza di chi è debole e malato. I malati di ogni tipo sono le persone che più ci insegnano queste virtù”.

La messa solenne delle 19 (in diretta su Telecolor) è stata affidata al vicario Vincenzo Branchina, che ha commentato le parole del Padre Nostro e citato l’arcivescovo: “Come ci ha detto, prepariamoci all’Anno Santo riscoprendo il valore della preghiera che Sant’Agata come cristiana imparò e che la sostenne nel martirio. Sant’Agata, insegnaci a pregare Dio come hai fatto tu perché possiamo seguire le tue orme nella via della santità”. Le celebrazioni in occasione dell’898° anniversario della traslazione delle reliquie di Sant’Agata sono cominciate stamattina con l’apertura del sacello e l’esposizione del busto in cattedrale. Dopo la messa solenne la processione attorno alla cattedrale e infine il rientro.

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