AGRIGENTO – È un commerciante ventinovenne incensurato, Francesco Russo, il presunto autore del tentativo di omicidio di un 23enne, avvenuto all’alba a Joppolo Giancaxio, paese di circa mille abitanti nell’Agrigentino, è stato arrestato dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Agrigento e dai colleghi della stazione del piccolo paese. I militari sono intervenuti non appena hanno raccolto la segnalazione della guardia medica di via Erice dove, poco prima, era stato portato il ventitreenne gravemente ferito. È stata ritrovata l’arma utilizzata che è stata sequestrata e con la quale avrebbe fatto fuoco, dopo un litigio con il ventitreenne per motivi ancora non chiari, vicino a un locale bar-panificio in via Kennedy dove vi sarebbe stata una lite fra giovanissimi.
L’indagato, nell’immediatezza dei fatti, ha detto ai carabinieri di essere andato a casa della zia a prendere una pistola per vendicarsi del giovane che aveva preso di mira, prendendolo in giro, un suo cugino disabile. Ai militari ha pure fatto trovare l’arma, una pistola calibro 44 a tamburo, clandestina, che aveva un altro colpo in canna. Russo, titolare di un bar panificio nel centro del paese, prima di riuscire a fare fuoco sarebbe stato colpito con un calcio al volto tanto da essere stato costretto a farsi medicare. La procura e i carabinieri hanno provato ascoltare la versione dei fatti del giovane, con l’assistenza di un legale dato che quanto dichiarato in precedenza non potrà essere utilizzabile al processo ma Russo, che ha nominato come difensori gli avvocati Santo Lucia e Leonardo Marino, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il giovane è stato ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento e nel pomeriggio trasferito all’ospedale Villa Sofia di Palermo per essere ricoverato in Neurochirurgia. È stato colpito all’addome dal proiettile che avrebbe attraversato il polmone, andandosi a conficcare a metà della colonna vertebrale, dopo aver sezionato il midollo spinale: il 23enne rischia di restare paraplegico. Subito soccorso, il giovane è stato portato alla guardia medica di via Erice da dove è stato richiesto l’intervento del 118 e l’ambulanza lo ha trasferito, appunto, al pronto soccorso.