Nei primi 10 giorni di agosto a Giarre si sono verificati due furti caratterizzati dal medesimo subdolo modus operandi, mentre un terzo episodio è stato sventato dai carabinieri. Le due vittime di furto, entrambe molto anziane, si trovavano affacciate al balcone delle loro case quando la loro attenzione è stata attirata da una giovane donna che le salutava dalla strada, la quale ha riferito di essere l’addetta alle pulizie di altro condomino dell’edificio; cognome carpito dai citofoni ha reso più credibile il racconto. La richiesta era quella di recuperare il proprio auricolare bluetooth caduto sul balcone mentre era intenta a lavorare.
Le anziane, ingannate dai modi gentili, le hanno consentito l’accesso all’appartamento e l’hanno accompagnata sul balcone così da aiutarla nelle ricerche. Nel frattempo una complice della ladra, mediante la porta lasciata socchiusa, si è introdotta all’interno della casa portando via il contenuto delle borse e i monili trovati nelle camere da letto.
Il 12 agosto i carabinieri di Giarre, che erano già sulle tracce dei malfattori, durante un servizio di pattugliamento hanno intercettato e riconosciuto subito la donna, responsabile anche dei due episodi precedenti, in via Massimo D’Azeglio proprio mentre si sbracciava per salutare un anziano, seduto sulla terrazza al primo piano dello stabile: “Buongiorno, si ricorda?”. E’ stata immediatamente bloccata e identificata come una ventottenne di Siracusa, incensurata, che ha riferito di essere impegnata in una passeggiata e di non conoscere l’anziano ma di averlo salutato perché gli faceva simpatia. Condotta in caserma è stata sottoposta a perquisizione: i carabinieri hanno scovato un auricolare nascosto nel reggiseno, che avrebbe poi fatto finta di ritrovare. Per la donna è scattata una denuncia.