Un tratto della Plaia torna balneabile

Resta il divieto nello sbocco del torrente Forcile a Catania

CATANIA – Alla luce delle nuove analisi effettuate su un campione di acqua di mare prelevata presso lo sbocco del torrente Arci e della relativa certificazione con cui l’Asp di Catania ha comunicato, oggi, il ripristino delle condizioni di balneabilità, il sindaco Enrico Trantino ha emanato una nuova ordinanza con cui revoca il divieto di balneazione emesso ieri.

Per quanto riguarda, invece, le nuove analisi effettuate sui campioni prelevati presso lo sbocco del torrente Forcile, l’Asp etnea ha certificato che i valori di parametro per gli enterococchi rimangono oltre i limiti consentiti dalla vigente normativa e pertanto per un raggio di 43 metri, in quel tratto della Plaia, permane il divieto di balneazione.

Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, è intervenuto con un post su Facebook per cercare di rassicurare i cittadini: “Facciamo un po’ di chiarezza per evitare ingiustificati allarmismi sullo sbocco dei torrenti Arci e Forcile. Come regola di natura, tutti i corsi d’acqua devono sversare a mare (o nei laghi). La presenza di due lidi alla foce dell’Arci ha indotto negli ultimi anni il Tribunale a disporre lo sbarramento, nonostante le obiezioni dell’Autorità di Bacino, per evitare che una diga provochi il riflusso delle acque verso la Zona industriale. La soluzione di mediazione è consistita nella realizzazione di un argine ad altezza ridotta, che permetta il passaggio dell’acqua nel caso di aumento della portata dovuta alle piogge. Da aggiungere che il canale è sottoposto a continui monitoraggi dall’Università e da altri laboratori, che ci tranquillizzano sulla mancanza di condizioni di allarme e ci permettono di tenere i corsi d’acqua in continua osservazione”.

“Naturalmente, per effetto di una prolungata siccità – continua il sindaco -, il letto del torrente accumula escrementi di animali e altre sostanze che possono consentire il rilascio di sostanze che, in occasione di fenomeni meteorici più consistenti, finiscono in mare aumentando la carica batterica. Per questa ragione, ieri abbiamo disposto il divieto di balneazione nella fascia di cinquanta metri dalla foce dell’Arci e del Forcile. Come immaginavamo, dai riscontri odierni le analisi hanno dimostrato essere cessata la condizione di attenzione e abbiamo potuto rimuovere il divieto. Esso rimane in corrispondenza del lido Nettuno, dove sfocia il Forcile, per una situazione un po’ più complessa che riguarda quello stabilimento, che richiede una straordinaria attività di manutenzione che il Demanio ci ha comunicato spettare al Comune. Probabilmente anche lì saremo in grado di revocare il divieto da lunedì. Da inizio stagione più persone hanno segnalato lo sversamento dell’Arci a mare, quasi fosse un fatto preoccupante. A meno che qualcuno non creda e dimostri che le analisi compiute dagli organi competenti siano false, non allarmiamoci inutilmente”.

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