Etna: Regione pronta a chiedere stato di calamità

A Catania nasce il comitato 'vittime della cenere vulcanica'

CATANIA – “Ho assicurato al presidente dell’Ars Galvagno, che mi ha segnalato i problemi causati della cenere dell’Etna, la disponibilità del governo regionale ad affrontare la tematica, nei modi e tempi opportuni, dopo una verifica del percorso giuridico-amministrativo percorribile – dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani -. Nel frattempo, per non lasciare nulla di intentato, visto che il capo della nostra Protezione civile, Salvo Cocina, mi ha già relazionato proponendo lo stato di emergenza, avanzerò formale richiesta alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento nazionale della Protezione civile. Speriamo possa essere accolta quanto prima, visto che si tratta già del quinto episodio di emissione di cenere in brevissimo tempo. Cocina mi ha informato che dal febbraio 2021 al febbraio 2022 ce ne furono oltre 50 e la richiesta di stato di emergenza non venne accolta, ma si ottennero 5 milioni di euro a seguito della dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale”.

Il Codacons ha intanto istituito il comitato “utenti vittime della cenere vulcanica”. Lo rende noto il promotore Francesco Tanasi, giurista e segretario nazionale dell’associazione. Il comitato, diretto dall’avvocato Bruno Messina, vice presidente regionale Codacons, nasce dall’esigenza di “dare una voce effettiva e organizzata a coloro che sono stati direttamente o indirettamente danneggiati dalle eruzioni vulcaniche e dalla ricaduta di cenere”. “Chiediamo – spiega Tanasi – che il Governo dichiari lo stato di calamità e corrisponda equi indennizzi ai soggetti danneggiati; infatti, l’obiettivo principale del Comitato è quello di rappresentare e tutelare gli interessi degli utenti colpiti dalle conseguenze della cenere vulcanica”.

“In questo modo – dice l’avvocato Messina – forniremo assistenza legale alle persone e alle imprese colpite, aiutandole a ottenere indennizzi e risarcimenti per i danni subiti. E questo include non solo i danni materiali, ma anche quelli economici derivanti dalla perdita di reddito o dall’interruzione delle attività commerciali. Inoltre il comitato si impegnerà a sensibilizzare le autorità locali, regionali e nazionali sull’importanza di adottare misure preventive efficaci per ridurre l’impatto della cenere vulcanica anche sulla salute, attraverso la distribuzione di mascherine e di altre attrezzature protettive, creando pure fondi di emergenza specifici”. Siamo consapevoli delle difficoltà delle persone – conclude Messina – e proprio per questo nasce questo comitato, che rappresenta un passo fondamentale per dare una risposta concreta alle problematiche legate alla cenere vulcanica. Vogliamo diventare un organismo fondamentale che contribuisca a sostenere i cittadini e le attività, alleviando i problemi scaturiti dalla cenere vulcanica”.

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