Trovato Lynch, tutti i dubbi sul naufragio

Ricerche a Porticello: manca solo la figlia del magnate. Che era stato sul punto di vendere il veliero

PALERMO – Il quinto corpo già individuato dai sommozzatori dei vigili del fuoco nella serata di ieri è stato recuperato questa mattina, non appena cominciate le ricerche degli ultimi due dispersi del naufragio del veliero Bayesian, affondato all’alba di lunedì scorso nel mare di Porticello (Palermo). È quello del tycoon britannico e proprietario dello yacht Mike Lynch. Al momento unica dispersa resta la figlia diciottenne Hannah. Nella giornata di ieri i sub hanno recuperato i corpi di Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International, della moglie Anne Elizabeth, del legale Chris Morvillo e della moglie Nada.

Nelle ultime ore si è saputo che Lynch voleva vendere il veliero ma ha cambiato idea dopo la sua assoluzione negli Usa in giugno nel processo penale per frode sull’acquisizione della sua multinazionale Autonomy da parte del colosso americano Hp. Il magnate aveva messo sul mercato il superyacht a marzo di quest’anno per poi cambiare idea solo il mese scorso. L’intenzione era trascorrere l’estate a bordo della barca e poi rivedere la decisione di venderla in autunno.

Per quanto riguarda le indagini, l’ipotesi su cui si stanno concentrando gli inquirenti sarebbe quella di una catena di errori umani che avrebbe provocato l’affondamento del veliero. Ci sono una serie di aspetti tecnici su cui stanno dando un contributo gli speleo sub ma anche le immagini riprese dal Rov, il robot sottomarino. La deriva mobile, parzialmente alzata, potrebbe avere avuto un ruolo determinante nella minore stabilità dello scafo e nel conseguente rapido inabissamento del veliero, assieme ad alcuni portelloni aperti che avrebbero imbarcato una grande massa d’acqua in poco tempo. E ancora i motori spenti e il mancato funzionamento del sistema che avrebbe sigillato i boccaporti e gli accessi del veliero.

Risposte decisive potrebbero venire inoltre dal recupero dell’imbarcazione e dalla scatola nera. Il comandante neozelandese James Cutfield, avrebbe detto in ospedale che non si sarebbe accorto dell’arrivo della tempesta. Resta tuttavia da capire come sia stato possibile che un’imbarcazione di 56 metri, dotata di tutte le più sofisticate tecnologie e di apparecchi radar, sia potuta colare a picco in pochi minuti come dimostrano i tanti video acquisiti dagli inquirenti dalle abitazioni e da un circolo velico che si trovano nella zona.

Intanto i superstiti del naufragio avrebbero scelto di farsi seguire nella vicenda giudiziaria da una importante compagnia legale inglese. Al momento sembrerebbe che non abbiamo né accettato né vagliato l’opzione di una consulenza legale da parte di esperti italiani. Tra i sopravvissuti c’è anche Angela Bacares, 57 anni, moglie di Mike Lynch. È lei la responsabile della società Revtom Ltd, proprietaria del Bayesian, gestita dal broker nautico Camper e Nicholsons, che, in una eventuale vicenda giudiziaria sarebbe coinvolto.

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