L’Ordine dei medici di Palermo condivide i progetti dell’associazione “La Casa di Lucia” dedicati all’accoglienza, alla giustizia sociale e alla sostenibilità ambientale, ma anche la visione affinché il viaggio umanitario di Lucia Pepe (nella foto), la mediatrice culturale scomparsa prematuramente a soli 34 anni, prosegua attraverso i progetti dell’associazione di promozione sociale che porta il suo nome. Così la presentazione si è tenuta a Villa Magnisi, sede dell’Ordine presieduto da Toti Amato, presente all’incontro.
Voluta dagli amici per tutto ciò che Lucia aveva fatto a Palermo e in giro per il mondo e presentata da mamma Giuseppina e papà Nuccio, primario dell’hospice del Civico di Palermo, lo scorso gennaio ai Cantieri culturali alla Zisa, l’associazione rappresenta una storia di rinascita che a distanza di pochi mesi, dalla Sicilia all’Africa, si è tradotta in attività concrete, alcune in cantiere, altre già in campo, come la Casa delle mamme e dei bambini migranti di Palermo per nuclei monogenitoriali, uno spazio sicuro dove vivere e trovare l’assistenza per le necessità quotidiane, sanitarie e formative o la riqualificazione dello “Spazio Negletto” dei Cantieri Culturali per recuperare uno spazio fruibile.
Oltre agli altri due progetti in Burundi, un centro nascita di suini, realizzato in collaborazione con l’associazione Vivi e Lassa Viviri per sostenere lo sviluppo economico e l’autosufficienza della comunità locale e il progetto di “Adozione a distanza” per garantire l’istruzione a 28 bambini del luogo. E poi i progetti futuri: una seconda Casa di Lucia, questa volta in Burundi, per offrire ai bambini orfani accoglienza, assistenza e istruzione, una biblioteca sociale, nel Palermitano, a Bompietro, uno spazio aperto a tutti, ma destinato in particolare ai giovani per non sentirsi distanti dal mondo letterario.
In cantiere anche un progetto di rigenerazione ecologica nel distretto 4 di Palermo. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita e la sostenibilità ambientale dell’area, coinvolgendo parrocchie, scuole e le associazioni del territorio. Lucia Pepe, palermitana, classe 1989, laureata in Lingue e Culture moderne, e poi in Lingue per la Comunicazione e la Cooperazione internazionale, ha lavorato come mediatrice culturale per l’Asp di Palermo-U.O.- Migranti e ha dedicato la sua vita all’accoglienza di chi “non aveva avuto la fortuna di nascere nei Paesi occidentali o in Europa”, come lei diceva. Lucia è scomparsa prematuramente il 19 settembre 2023, all’età di 34 anni.