CATANIA – Sono ripresi i voli sia in partenza sia in arrivo nell’aeroporto di Catania. Lo stop era stato deciso all’alba dopo l’eruzione dell’Etna nella notte con una intensa fontana di lava dal cratere Voragine che aveva provocato un’alta nube di cenere dal vulcano. “In seguito alle attività di pulizia e decontaminazione della pista e della area di movimento, è stato deliberato il ripristino delle operazioni di decollo a partire dalle ore 18 – afferma la Sac, che gestisce lo scalo catanese – Gli arrivi saranno limitati a 2 movimenti per ora fino alle 20. Dalle 20 alle 22 il numero di arrivi sarà incrementato a 6 movimenti per ora. I passeggeri sono pregati di verificare con la compagnia aerea lo stato del proprio volo”.
Sono venti finora i voli deviati all’aeroporto di Palermo: tra questi i Ryanair da Sofia, Bergamo (due voli), Napoli, Roma Fiumicino (due voli), Cracovia, Pisa (due voli), Venezia (due voli), Varsavia, Bruxelles, Cagliari, Londra Luton, Malpensa e Monaco di Lufthansa. Lo scalo palermitano, che oggi ha in programma 228 voli, ha gestito senza criticità i voli deviati e assistito i passeggeri, in particolare modo i viaggiatori a ridotta mobilità, che sono stati trasferiti a Catania con i bus e mini van.
Intanto, come informa l’Ingv di Catania, la fontana di lava si è gradualmente esaurita a partire dalle 0.30 e si è fermata intorno all’1.20. Ha prodotto una nube eruttiva che, nella fase più intensa, ha raggiunto un’altezza di circa 9.5 km. Copiosa la ricaduta di cenere a Catania e nei paesi etnei, principalmente a Nicolosi, Ragalna e Pedara: FOTO. “Durante la fontana di lava sono stati inoltre prodotti trabocchi lavici dall’orlo occidentale del Cratere Bocca Nuova – spiega l’Ingv -. Attualmente, persiste una debole attività esplosiva al cratere Voragine”.