Il video del veliero: “In 60 secondi è sparito”

Le telecamere di una villa hanno ripreso il naufragio di Palermo VIDEO 1-2-3 

PALERMO – C’è un video ripreso dalle telecamere di una villa che si trova a 200 metri dal luogo del naufragio della Bayesian, che riprende la nave a vela mentre cala a picco davanti al porto di Porticello. “In appena sessanta secondi – racconta il proprietario della villa – si vede che la nave sparisce. Casualmente dopo il clamore della notizia ho guardato le telecamere. Me lo hanno detto i miei figli. Di una ventina di telecamere installate nell’abitazione solo una non è stata disturbata dal vento e dalla pioggia. Si vede benissimo quello che succede. Per l’imbarcazione non c’è stato nulla da fare. È sparita in pochissimo tempo”.

LE RICERCHE. Proseguono intanto le ricerche dei 6 dispersi in mare. Sono riusciti ad aprire un varco nello scafo della Bayesian i sommozzatori dei vigili del fuoco e della capitaneria di Porto. Un’attività non semplice a 50 metri di profondità. Attraverso questo varco i sub dovrebbero poter entrare nell’imbarcazione dove si ritiene siano rimasti intrappolati i corpi delle sei persone che risultano ancora disperse. Lo scafo si trova a circa 50 metri di profondità, è piegato su un lato e, almeno questo emerge dai primi rilievi, non presenterebbe delle falle. Non solo, anche l’albero risulterebbe integro, anche se per avere la certezza bisognerà attendere che il veliero sia riportato in superficie. I sommozzatori dei vigili del fuoco sono riusciti ad entrare nello scafo da una vetrata. Per scardinare il vetro di 3 centimetri sono stati necessari alcuni martinetti, realizzati da un fabbro di Porticello che fa lavori per le imbarcazioni. Da quel varco sono riusciti ad arrivare negli spazi comuni della barca ma non ancora nelle cabine. Potrebbe servire del tempo anche perché alcuni ingressi potrebbero essere ostruiti. Le immersioni proseguono nonostante il veliero sia appoggiato sulla fiancata di dritta, una posizione che rende difficili le operazioni che proseguiranno nelle prossime ore.

L’ACCOGLIENZA AI SOPRAVVISSUTI. Ed è diventato un vero e proprio quartier generale per investigatori e soccorritori il Domina-Zagarella di Santa Flavia (Palermo), la struttura dove sono ospitati i superstiti. Stamani gli uomini della Protezione civile regionale e della Croce Rossa hanno portato indumenti e generi di prima necessità ai sopravvissuti che vengono assistiti anche dal personale dell’hotel, che si è messo a disposizione. Da questo resort la Prefettura coordina le operazioni di ricerca in mare dei sei dispersi: il tycoon britannico Mike Lynch, 59 anni, la figlia diciottenne Hannah, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer, sua moglie Anne Elizabeth Judith Bloomer, il legale di Lynch, Chris Morvillo e la moglie Nada.

Nella hall dell’hotel Domina Zagarella di Santa Flavia, ancora visibilmente sotto choc, cercano di farsi forza a vicenda. “Siamo vive per miracolo” sussurrano con la voce rotta dal pianto. Leah Randall, 20 anni, nata in Sudafrica, e Kaja Chichen, di 22, tedesca, non passano certo inosservate. Sono le due giovanissime hostess sopravvissute al naufragio della Bayesian, lo yacht del magnate britannico Mike Linch, naufragato a Porticello in seguito a una tempesta. Una delle due ragazze entra in bagno per asciugarsi le lacrime: “È stato terribile” dice con un filo di voce. Poi si allontana insieme all’amica, per rinfrescarsi la faccia.

I NOMI DEI SUPERSTITI. I superstiti, che adesso sono ospitati presso l’hotel sono James Emsilie, 35 anni con la moglie Charlotte Golunski, anche lei di 35 anni, e la piccola Sophia di un anno. Angela Baccares, 57 anni, inglese, moglie dell’imprenditore britannico Mike Lynch che figura invece tra i dispersi insieme alla figlia Hannah di 18 anni, Sasha Murray, 29 anni, irlandese; Myin Htun Kyaw, 39 anni, del Myanmar; Matthew Griffith, francese di 22 anni; James Calfield, 51 anni, della Nuova Zelanda, che sarebbe il comandante della nave; Ayla Ronald, 36 anni, di nazionalità inglese così come Matthew Fletcher, 41 anni; Koopmans Tus, 33 anni, olandese; Leo Eppel, nato in Sud Africa di 20 anni e Parker Eaton, inglese di 56 anni. A loro si aggiungono le due hostess di bordo dello yacht Leah Randall, 20 anni, nata in Sud Africa e Katja Chicken, 22 anni, tedesca.

Sono una cinquantina, tra investigatori e soccorritori, gli uomini che stazionano nel resort. C’è anche personale inviato dall’Asp di Palermo a supporto dei sopravvissuti. La struttura è off limits, l’accesso è consentito solo agli ospiti dell’hotel. Charlotte Golunsky, il marito James Emslie e la loro bambina di 1 anno, Sofia, sono arrivati nella struttura dove, ieri, erano stati condotti gli altri sopravvissuti alla tragedia. La bimba fino a stamattina era ricoverata, insieme ai genitori, all’ospedale dei Bambini di Palermo. Nella tarda mattinata la piccola è stata dimessa e la famiglia è stata trasferita in albergo. Charlotte Golunsky ha raccontato che, al momento del naufragio, dormiva insieme alla figlia quando all’improvviso si è ritrovata in acqua, tra le onde del mare in tempesta. Per evitare che la bimba annegasse l’ha tenuta con le braccia in alto, fino a quando non sono riuscite a raggiungere la zattera di salvataggio della barca.

LE PAROLE DELL’AMBASCIATORE DEL REGNO UNITO. “E’ una tragedia, sono venuto dall’ambasciata con i miei colleghi per sostenere e cercare di aiutare i cittadini britannici coinvolti in questo incidente. Vorrei esprimere loro la mia solidarietà. Stamattina ho incontrato il prefetto, la guardia Costiera e i vigili del Fuoco, ieri ho incontrato anche il viceprefetto, per offrire il mio supporto nello svolgimento delle indagini e per ringraziarli per quanto stanno facendo”. Così l’ambasciatore del Regno Unito in Italia, Edward Llewellyn, parlando con i giornalisti all’uscita dell’Hotel Zagarella. “Ho parlato con i sopravvissuti – prosegue l’ambasciatore – le indagini sono condotte dalle autorità italiane, noi abbiamo mandato i nostri ufficiali da parte del Regno Unito. Ci sono diverse persone sotto shock? La situazione è particolarmente toccante”, conclude l’ambasciatore.

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