PALERMO – È stato riaperto stamattina, alla presenza del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, con quasi un mese di anticipo sulle previsioni, lo svincolo di Termini Imerese sull’autostrada A19 Palermo-Catania, dopo i lavori di messa in sicurezza effettuati dall’Anas. Al taglio del nastro era presente oltre al presidente della Regione, che è anche commissario straordinario per gli interventi sulla A19, anche il sindaco di Termini Imerese, Maria Terranova. “Il nostro ruolo, richiesto all’Anas, è quello di poter velocizzare sulla realizzazione dei lavori – ha detto Schifani -. Un’apertura ancor prima dei tempi prefissati è un grande traguardo. È una giornata importante, così come ve ne saranno tante altre. Sulla A19, infatti, vi sono ancora tanti cantieri, che però man mano si sono e si stanno ulteriormente riducendo”. Gli interventi erano partiti lo scorso 19 febbraio e rientravano nell’accordo quadro per l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria. Nello specifico, lungo la rampa di accesso in direzione Catania è stato ripristinato un muro fortemente degradato, mentre lungo la corsia in direzione di Termini Imerese sono stati messi in sicurezza i muri del ponte sul fiume Barratina, che avevano subito degli spostamenti a causa di movimenti del terreno. Il costo degli interventi è stato di 2,3 milioni di euro.
Le opere previste dal progetto risultano complete a eccezione di lavorazioni residuali in corrispondenza della rampa di immissione in autostrada in direzione Catania e di attività marginali di gestione del drenaggio delle acque che saranno ultimate nei tempi contrattuali previsti per il prossimo 15 ottobre. “Sin dal mio incarico come commissario – ha aggiunto Schifani – ho dato priorità all’accelerazione dei cantieri, superando i ritardi che da troppo tempo penalizzavano i cittadini e le imprese. Grazie a un efficace coordinamento tra istituzioni e imprese, siamo riusciti a dare una svolta, ottenendo risultati in tempi più rapidi del previsto. Questo dimostra che una governance efficiente, unita alla collaborazione tra pubblico e privato, può portare a risultati tangibili e migliorare la qualità della vita di migliaia di persone che ogni giorno utilizzano questa arteria fondamentale. Ringrazio l’Anas, la ditta esecutrice e i due sub commissari Tumminello e Russo per il loro impegno e la competenza con cui hanno affrontato le difficoltà tecniche e logistiche, permettendoci di raggiungere questo traguardo in anticipo. Continueremo a vigilare attentamente sugli altri cantieri affinché tutte le opere vengano completate con la stessa rapidità ed efficienza. Il mio impegno come commissario rimane costante: monitorare i lavori per restituire alla Sicilia infrastrutture moderne, sicure e funzionali”.
“La riduzione del numero dei cantieri sulla A19 è evidente. Nel dicembre del 2026 contiamo di avere, lungo la A19, una percorribilità più fluida con la riapertura della maggior parte dei cantieri in programma”, ha detto ancora Schifani. Il piano di adeguamento e riqualificazione dell’autostrada, della quale è commissario straordinario per i lavori, prevede la realizzazione di 64 interventi in tutto. La spesa complessiva ammonta a 913 milioni di euro. Secondo dati forniti dalla Regione Siciliana tra gennaio e settembre del 2024 l’autostrada è stata interessata da lavori per un totale di 37 cantieri (pari al 58% degli interventi previsti nel piano del commissario, per un importo pari a 421 milioni di euro) di questi 16 sono quelli già ultimati (il 25% per 57 milioni euro) e allo stato attuale risultano, invece, attivi ancora 21 cantieri (il 33% per 364 milioni). Gli interventi attualmente in corso riguardano le gallerie Tremonzelli (al km 1,8), Fortolese (al km 1,87) e San Nicola (al km 1,75) in direzione Catania; il viadotto Cannatello, in direzione Palermo; i viadotti Morello, Alfio e Lo Monaco, in direzione Catania e le rampe dello svincolo Enna.
“Il territorio, a causa della chiusura di questo svincolo, ha subito molto – ha dichiarato il sindaco di Termini Imerese, Maria Terranova. Soprattutto gli imprenditori che avevano attività commerciali in prossimità dello svincolo, ne hanno pianto le conseguenze, con una perdita economica di circa il 60%. Oggi siamo felici di tornare alla normalità”. Accanto al sindaco un imprenditore, che ha una stazione di servizio, proprio in prossimità dello svincolo, racconta di come non sia stata facile a causa della chiusura. “Eravamo preoccupati – spiega l’imprenditore Antonino Gatto – io ho subito danni quantificati tra il 30 e il 40%. Speriamo adesso di ripartire alla grande”.