“Autolesionismo e malati gravi: carcere disumano”

Il garante dopo la visita all'Ucciardone di Palermo

PALERMO – “Questa nona sezione di Palermo va chiusa. Le condizioni sono inumare. E’ un reparto dove vi sono malati con gravissimi problemi psichiatrici. Ci sono persone che hanno creato anche gravi momenti di crisi, all’interno del carcere. Questa sezione non ha mai avuto manutenzione, né ordinaria, né straordinaria. Chiediamo al ministro competente di intervenire seriamente perché c’è un progetto che, dal 2021, dovrebbe essere finanziato, per la ristrutturazione di questo luogo”. E’ indignato Pino Apprendi, garante dei detenuti di Palermo che oggi ha visitato assieme alla senatrice di Alleanza Verdi-Sinistra Ilaria Cucchi il carcere Ucciardone di Palermo “ci sono – prosegue – 1.330 casi di autolesionismo che, da gennaio a oggi, non vengono nemmeno citati. Ho saputo che qui ci sono, in atto, dodici casi di sciopero della fame e di questo, è giusto precisare, si muore”.

Anche Cucchi attacca: “Appena entrata all’Ucciardone per il giro ho appreso di un detenuto che pochi minuti prima aveva dato fuoco a un materasso perché le sue richieste non sono state ascoltate. E’ stato sbattuto in una cella, in un piano dove non c’è la telecamera, lasciato in condizioni inimmaginabili. I detenuti che spesso vengono lasciati, per ore e ore, in mezzo a escrementi loro o di altri. Uno dei principali deficit è in primo luogo la mancanza di ascolto. La Costituzione parla di funzione rieducativa della pena? Possiamo fare mille esempi che ci fanno capire che ormai, il carcere assume quasi esclusivamente, la funzione punitiva, ormai la rieducazione non esiste più”.

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