CATANIA – Ha avuto fine l’inferno che una 42enne di Catania ha dovuto subire a causa delle continue vessazioni da parte dell’ex marito, un 47enne già noto alle forze dell’ordine. Di pomeriggio la signora, in compagnia della figlia 13enne, è andata al cimitero per deporre dei fiori sulla tomba del giovane figlio, quando è stata raggiunta dall’ex, che pretendeva che lei lo seguisse per “discutere”.
Memore degli atteggiamenti violenti del marito che avevano causato la loro separazione, la 42enne ha subito chiamato i carabinieri. La coppia era in uno dei viali cimiteriali, con la ragazzina in lacrime e il 47enne che urlava contro la ex, avvicinandosi con atteggiamento chiaramente minaccioso. Sulle prime vedendo i militari sembrava aver compreso di aver esagerato, tanto che scusandosi è andato via. Poi però è ritornato e ha minacciato di morte sia la ex sia i carabinieri, per poi scagliarsi contro di loro. Inevitabile l’arresto.
In caserma la donna ha raccontato i “terribili anni matrimoniali”, costellati da innumerevoli episodi di percosse da parte del marito, che l’avrebbe picchiata anche mentre era incinta, provocando l’interruzione traumatica della gravidanza. La donna sarebbe stata anche vittima di violenze sessuali nonché di minacce di morte e, in un’occasione, dopo averla costretta a salire in auto, il marito le avrebbe testualmente detto “Non lo hai capito che ora ti porto in campagna? La fossa per te è pronta”; tanto che lei, terrorizzata, si sarebbe lanciata dall’auto in corsa. Sarebbe stato proprio quest’ultimo grave episodio di violenza a convincerla che, se non si fosse separata dal marito, lui sarebbe andato sicuramente oltre.