Mancano due rigori al Catania nella partita con il Picerno. Uno per tempo. Nella gara con i lucani in cui il pareggio tutto sommato resta il punteggio più giusto, con il Var il Catania avrebbe vinto o almeno avrebbe avuto grandi chance per farlo. Andiamo con ordine. Il primo caso è del quarantunesimo del primo tempo: cross dalla sinistra, Guglielmotti interviene di testa, Summa respinge il pallone e Guerra si aggiusta la sfera nettamente con il braccio prima che la palla caramboli sul suo ginocchio. Sturaro vicino all’assistente si lamenta. Il rigore sembra netto.
Ma il caso è stato meno evidente, almeno all’apparenza e in un primo momento, rispetto a quello della ripresa. Minuto 83: Stoppa dalla bandierina, Quaini si fa trovare pronto come era successo con la Juve; questa volta ci arriva di testa, ma il pallone viene deviato con il braccio da Petito. Le proteste in questo caso sono veementi, da parte dei giocatori rossazzurri in campo e dei tifosi sugli spalti. Anche stavolta Sturaro va a chiedere spiegazioni all’assistente (foto da Catania Fc), ma per lui arriva l’ammonizione. Due errori gravi che potevano cambiare la partita a favore della squadra di Toscano.