CATANIA – Processione, preghiere e fuochi d’artificio. Si è conclusa dopo 11 giorni la festa della Madonna di Ognina, la seconda celebrazione religiosa di Catania in termini di partecipazione. Tra i tanti momenti la tradizionale “svelata”: la statua della Madonna per la maggior parte dell’anno rimane esposta sull’altare maggiore nella sua nicchia, ma il giorno della sua assunzione al cielo viene nascosta dietro l’altare maggiore fino all’arrivo della festa liturgica; l’8 settembre, infatti, si sono accese tutte le luci, è stato intonato un canto mariano al suono dei fuochi pirotecnici e della banda la Madonna è salita lentamente dall’altare maggiore e si è mostrata al borgo ogninese.
Quest’anno la celebrazione eucaristica è stata presieduta da padre Angelo Mangano, quindi la processione in mare con il simulacro di S. Maria di Ognina, l’omaggio floreale da parte degli studenti dell’Isis Duca degli Abruzzi e il suggestivo corteo di barche illuminate. La barca con il simulacro della Madonna ha percorso il golfo di Ognina, la scogliera, Aci Castello, Acitrezza, S. Giovanni li Cuti, piazza Europa, zona Stazione, l’Armis. In serata lo spettacolo piro-musicale al molo foraneo di Ognina.