Un malore improvviso nel pomeriggio di martedì mentre era a casa in famiglia. La corsa all’ospedale Maggiore di Novara e i soccorsi, purtroppo vani. Così è morto Christian Argurio, direttore sportivo del Novara, ex Catania e Messina. Inutili i tentativi di salvarlo. Verificati tutti i parametri come da protocollo, i medici oggi hanno certificato la morte cerebrale.
“La società intera è distrutta per l’improvvisa e incommensurabile perdita. Anima buona – si legge nella nota diffusa dal Novara – un amico e un punto di riferimento per tutti, sempre disponibile con la sua gentilezza e professionalità. La sua straordinaria umanità, unita alla sua grande conoscenza del calcio, hanno lasciato un segno indelebile nel nostro cuore”.
Messinese, 52 anni, Argurio era un volto noto agli appassionati di calcio siciliano. Cresciuto nel Messina Fc ai tempi dei Franza, prima come addetto stampa e poi come team manager, nel corso degli anni era diventato direttore sportivo legando la sua figura professionale a quella di Pietro Lo Monaco.
Dopo diverse esperienze in giro per l’Italia nell’ambito dello scouting (Udinese, Bari, Juventus), Argurio era rientrato in Sicilia per lavorare da direttore sportivo con Akragas e Messina prima di approdare al Catania, club per il quale era già stato osservatore nel biennio 2012-2014, ai tempi della Serie A.
Tornato in rossazzurro nel 2016, si è occupato della direzione sportiva per tre stagioni, nel corso delle quali gli etnei hanno raggiunto per due volte le semifinali playoff in Serie C.
Grande conoscitore del calcio slavo, Argurio era poi passato all’Hajduk Spalato, storica società croata, come capo degli osservatori, voluto da Sasa Bjelanovic. A seguire un’altra esperienza a Messina e in Croazia, stavolta con l’Istra nella qualità di direttore tecnico. Pochi mesi fa, l’ennesima chiamata di Lo Monaco per l’avventura a Novara.
Argurio lascia la moglie Roberta e un figlio.