CATANIA – Questa notte si è chiusa la fase preliminare della gara internazionale per l’ex Ilva con “manifestazioni di interesse da parte di 15 attori internazionali e nazionali, alcuni dei quali hanno presentato una manifestazione per l’intero asset produttivo e altri per alcune parti non complete degli asset”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso parlando a margine di un evento a Catania. “Abbiamo preso in mano il destino di quello che è il più grande polo siderurgico italiano a fine febbraio, quando vi erano materie prime di approvvigionamento appena per 4 giorni: se non l’avessimo fatto dopo poco tempo sarebbe stato chiuso anche l’ultimo altoforno per mancanza di materie prime e ciò avrebbe portato al collasso”, ha aggiunto.
“In appena 6 mesi i commissari, sotto le nostre indicazioni, sono riusciti a risistemare la piena funzionalità di quell’altoforno e a programmare l’apertura di un secondo altoforno nell’ottobre di quest’anno e di un terzo nella prima parte prossimo anno”, ha detto ancora Urso. “Nel contempo in questi 6 mesi abbiamo creato le condizioni, anche con il prestito ponte dell’Ue, per una gara internazionale, di cui si è chiusa questa notte la fase preliminare”.
“Inizia una fase in cui queste aziende potranno accedere a ulteriori informazioni sulla base delle quali costruire i loro piani industriali, finanziari, ambientali e occupazionali. E nel contempo, ove ci fossero altri interessati potrebbero comunque farlo in cordata con questi. E comunque è sempre possibile che altri accedano ad una manifestazione di interesse”, ha spiegato Urso. “Penso che nei prossimi mesi definiranno piani industriali tra loro concorrenziali e noi sceglieremo quello che sarà migliore per garantire il rilancio della siderurgia nazionale e il percorso green del sito dell’ex Ilva che noi pensiamo possa diventare il più grande sito siderurgico green d’Europa”, ha concluso.