Incidente nel Catanese: Claudio muore a 15 anni

L'auto invade la corsia opposta e si capovolge FOTO

RAMACCA (CATANIA) – Un quindicenne, Claudio Gianninò, è morto a Ramacca in un incidente sulla strada statale 288, nel tratto tra il bivio Iannarello e il paese. Viaggiava con tre persone su un’Audi che verso le 5 si è schiantata fuori strada, capovolgendosi. Il guidatore ha perso il controllo, finendo nella corsia opposta. Il ragazzo è morto sul colpo, i feriti sono stati trasportati d’urgenza negli ospedali Cannizzaro, San Marco e Garibaldi. I quattro ragazzi sono stati estratti dalle lamiere dai vigili del fuoco. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Palagonia e Ramacca per gli accertamenti di rito e per accertare le cause dell’incidente.


Su Facebook il cordoglio del sindaco di Ramacca, Nunzio Vitale: “Oggi è una giornata di immenso dolore per la nostra comunità. Nelle prime ore del mattino abbiamo appreso con sgomento della tragica scomparsa del giovane Claudio, coinvolto in un incidente stradale sulla SS 288. Claudio, che non aveva ancora raggiunto la maggiore età, ha perso la vita, lasciando un vuoto incolmabile nei nostri cuori. A nome mio personale e di tutta l’amministrazione comunale, desidero esprimere il più profondo cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia di Claudio. Non ci sono parole che possano alleviare una tale perdita, ma sappiate che tutta Ramacca vi è accanto in questo momento di dolore”.

“Vogliamo inoltre rivolgere i nostri pensieri e il nostro sostegno agli altri ragazzi coinvolti nell’incidente, che sono attualmente ricoverati in ospedale – continua il sindaco -. Preghiamo per la loro pronta guarigione e restiamo vicini alle loro famiglie in questa difficile prova. In momenti così tragici, dobbiamo essere uniti come comunità. Oggi il cuore di Ramacca è ferito profondamente, ma dal dolore nasce la forza per sostenere chi è stato colpito da questa tragedia. **Claudio non sarà mai dimenticato**. Il suo sorriso e la sua giovane vita resteranno per sempre impressi nei nostri cuori e nelle nostre menti”.

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