PALERMO – Sono già trenta gli anni di attività per il Consorzio Sol.Co.: tre decenni durante i quali la Rete di imprese sociali siciliane ha contaminato il welfare dell’Isola. Dal 1994 a oggi un esercito di assistenti sociali, educatori, pedagogisti, progettisti e coordinatori di servizi di welfare, e di tantissimi giovani, ha collaborato con Sol.Co. ricevendo formazione. La Rete ha celebrato il suo anniversario con l’evento: “30 anni di cooperazione e impresa sociale: storie di futuro” riunendo all’Ars di Palermo alcuni tra i protagonisti dell’imprenditoria sociale e cooperativa della nostra regione. “Il Consorzio è passato da un’economia di servizi – ha detto Sergio Mondello, presidente del Cda – a rappresentare un’economia consortile di comunità. In questi 3 decenni abbiamo condotto un’azione politica intensa alimentando e facendo crescere in Sicilia un sistema economico sano, agile, indipendente”.
La Rete ha presentato i suoi numeri: “Il primo bilancio del 1994 superava di poco i 170 milioni di lire (c.a. 91000 euro), nel 2023 l’aggregato della Rete ha superato i 14 milioni di euro. Ma soprattutto sono più di mille per anno i professionisti che hanno lavorato e collaborato all’interno del Consorzio Sol.Co. con le sue imprese socie; a oggi si contano 12 cooperative che assistono e sostengono più di 11.000 persone”. Per quanto riguarda il futuro, è necessario “che gli istituti della co-programmazione e della co-progettazione, nati per definire in maniera precisa i bisogni e in direzione più efficace le risposte, “divengano per tutti gli enti locali siciliani una prassi consolidata, una scelta metodologica e politica delle amministrazioni e non certo un’eccezione. Se questo non dovesse accadere, i bisogni delle persone più fragili resteranno sempre orfani di risposte e il rischio che l’economia sociale dell’Isola interrompa il trend di crescita degli anni della pandemia sarà così alto da prevedere un severo arresto”.