Sparatoria al chiosco di Giarre: un altro arresto

Parente del pregiudicato celava documenti falsi sotto la scala

GIARRE (CATANIA) – Dopo la recente sparatoria contro un chiosco bar di Giarre, che ha coinvolto il proprietario e i carabinieri intervenuti, per la quale è stato arrestato un 50enne di Linguaglossa, pluripregiudicato, con l’accusa di tentato omicidio, sono proseguite le ricerche dell’arma fino ad oggi mai ritrovata. Nel corso delle indagini, in un appartamento di Linguaglossa dove risiede un 53enne pregiudicato, parente del 50enne attualmente in carcere, sono stati trovati documenti di identità falsificati, un dispositivo per sbloccare le serrature delle auto e ben 40 talloncini che attestano l’avvenuta revisione di veicoli. Sotto una scala a chiocciola, i carabinieri hanno scoperto un vano segreto nel battiscopa collocato dietro ai gradini. Il pezzo di ceramica era munito di magneti che lo tenevano ancorato alla parete.

Il nascondiglio conteneva una ulteriore scatola in cartone nella quale erano state nascoste 3 carte di identità, tutte valide per l’espatrio e tutte con la stessa fotografia, quella del parente, seppur con dati anagrafici differenti e tre nomi diversi. Documenti ben realizzati che avrebbero potuto ingannare facilmente occhi poco esperti, perché riportavano anche il timbro a secco sulle foto e il timbro ad inchiostro dell’ufficio emittente. Oltre alle carte di identità, i militari hanno recuperato ben 40 talloncini per revisioni auto lasciati in bianco, pronti per essere compilati in base ai veicoli per i quali si voleva far credere avessero superato la specifica verifica. Infine, nella parte finale dell’anfratto, c’era anche un dispositivo chiamato turbo-decoder, che solitamente viene adoperato per aprire le autovetture senza bisogno di chiavi. Il ritrovamento del vano segreto e del suo contenuto ha fatto scattare l’arresto per l’uomo per ricettazione, possesso ingiustificato di chiavi false o grimaldelli e possesso e fabbricazione di documenti falsi.

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