CATANIA – L’ennesimo episodio della cosiddetta truffa dello specchietto ha visto stavolta come vittima un pensionato 79enne di Piedimonte Etneo, che intorno alle 11.30, a bordo della propria macchina ha udito un rumore metallico sul proprio sportello anteriore destro, mentre stava percorrendo la via Callipoli a Giarre, vicino a un noto centro commerciale. Qualche metro dopo è stato affiancato da una Fiat Panda guidata da un ragazzo, che dopo avergli praticamente sbarrato la strada, costringendolo a fermarsi, è sceso assieme al complice più giovane e lo ha accusato quindi di avergli danneggiato lo specchietto retrovisore.
Qualificandosi quale appartenente alle forze dell’ordine ha intimato all’anziano di consegnargli 50 euro come risarcimento, avvertendolo che qualora avesse voluto risolvere la situazione attraverso la sua compagnia assicurativa sarebbe sicuramente incorso nel ritiro della patente. Percependo il momento di difficoltà in cui era chiaramente precipitato il 79enne, il malvivente ha poi finto di effettuare una telefonata, informandolo che il costo della riparazione sarebbe stato in realtà di ben 500 euro.
Fortunatamente il malcapitato, memore delle raccomandazioni apprese nel corso di una conferenza con i carabinieri a cui aveva recentemente partecipato, ha compreso di essere caduto tra le grinfie di due truffatori, così ha finto di assecondare la richiesta per paura di essere malmenato, invitandoli però a seguirlo in banca per effettuare un prelievo. Arrivati davanti all’istituto di credito, i due hanno rifiutato di fornire al 79enne i documenti di riconoscimento, necessari per stilare una sorta di “ricevuta di pagamento”; è nata quindi una discussione, che è stata notata dai carabinieri di Fiumefreddo. I due ragazzi sono stati bloccati e la loro macchina perquisita. Sul tappetino del passeggero anteriore destro c’erano 9 sassolini, sicuramente utilizzati per il lancio sui veicoli. I due giovani, un 26enne e un 21enne di Noto, sono stati denunciati.