Catania sotto un nubifragio

Strade allagate in tutta la Sicilia orientale e voli dirottati VIDEO

Mai decisione di chiudere le scuole fu più opportuna. Un nubifragio si è scatenato stamattina su Catania, secondo le previsioni più pessimistiche degli ultimi giorni. La pioggia violenta ha allagato le strade e complicato la vita degli automobilisti (pochi) in circolazione. Ieri sera l’annuncio sui social dal sindaco Enrico Trantino: “I modelli previsionali sulle condizioni meteo di domani danno risultati estremamente contraddittori. Alcuni predicono fenomeni di bassa consistenza in mattinata e peggioramento nel pomeriggio, altri rilevano piogge copiose già dalle 11. Nell’incertezza, data anche la inattività di gran parte delle primarie e secondarie di primo grado, non ce la sentiamo di rischiare e stiamo diramando l’allerta meteo con sospensione delle attività didattiche. Questo non significa che i nostri ragazzi non possano dedicare la mattinata allo studio o alla lettura di un buon libro”. Chiusi anche parchi e giardini pubblici. A causa dell’allerta meteo, la Gema ha annullato l’isola ecologica mobile per conferire ingombranti e Raee prevista in viale Alcide De Gasperi.

Quattro voli sono stati dirottati dall’aeroporto di Catania Fontanarossa a quello di Palermo Falcone Borsellino: sono i voli Ryanair da Pisa, da Madrid e il Parigi Beauvais e il Turkish Airlines da Instanbul che dovevano atterrare tra le 8.15 e le 8.50. Mentre nel pomeriggio la situazione si è capovolta: disagi si sono registrati nell’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo a causa della pioggia. Una delle zone dove vengono stipati i bagagli si è allagata e alcuni voli in arrivo dirottati a Catania o a Lamezia Terme.

Dalle 8 di stamattina sono stati circa 50 gli interventi dei pompieri etnei. Numerose le chiamate per macchine in panne con automobilisti in difficoltà, dissesti e allagamenti. A Misterbianco in via Pezza Mandra i sommozzatori hanno soccorso diversi automobilisti rimasti intrappolati. A Belpasso un’altra squadra è intervenuta per una vettura rimasta sotto un cavalcavia allagato vicino alla statale 121 (GUARDA LE FOTO). Molte chiamate anche dal Calatino, diversi sono gli alberi caduti o danneggiati. A Randazzo alcuni pini spezzati hanno danneggiato i mezzi parcheggiati.

(via Santa Sofia)

I temporali, che arrivano da una perturbazione atlantica molto intensa su tutta l’Italia, hanno colpito tutta la Sicilia centro-orientale: Messina, Catania, Siracusa, Ragusa, Enna e, in parte, anche Caltanissetta. Nella notte il maltempo si è abbattuto sulla parte occidentale dell’isola, con vento forte nelle province di Trapani, Agrigento e Palermo. Ieri il dipartimento regionale della protezione civile aveva diramato l’allerta arancione. In diversi comuni, come Catania, oggi scuole, parchi e giardini pubblici sono chiusi, in applicazione di un’ordinanza dei sindaci. A Caltanissetta sono stati già oltre trenta gli interventi dei vigili del fuoco nella notte a causa del nubifragio che si è abbattuto in provincia, con pioggia e forti raffiche di vento. Disagi all’ospedale Sant’Elia, dove si è staccato un pluviale causando l’allagamento delle sale operatorie e del pronto soccorso. Oltre al capoluogo i comuni più danneggiati sono stati Gela, Sommatino e Riesi. I pompieri sono intervenuti in particolar modo per allagamenti di case, auto impantanate a causa del fango, rami e detriti sulle strade.

A Licata Il fiume Salso è esondato in più punti e gli abitanti hanno abbandonato le case per precauzione. Alcune persone per mettersi in salvo sono salite sui tetti delle auto e i vigili del fuoco sono intervenuti per soccorrerli. “Abbiamo attivato il Coc”, il centro operativo, “e si sta facendo tutto il possibile per mettere in sicurezza tutto il territorio”, ha detto il sindaco Angelo Balsamo, invitando “i cittadini a non uscire di casa se non è strettamente necessario, per permettere ai soccorritori di potere lavorare dove c’è bisogno”. I vigili del fuoco, con l’elicottero, sono riusciti a salvare un uomo che si era arrampicato sul tetto di un’abitazione e che si pensava fosse disperso e un altro che invece era salito sul tetto della propria auto e non riusciva a scendere, mentre da terra hanno tratto in salvo un uomo che era rimasto aggrappato ai pilastri di un ponte di contrada Bugiades.

La procura di Agrigento, con l’allora capo dei pm Luigi Patronaggio, nel 2016 prima e nel 2019 dopo, aveva aperto delle indagini conoscitive sugli allagamenti, causati dall’esondazione del fiume Salso. Lo scopo era accertare se, oltre alle eccezionali condizioni atmosferiche, ci fossero o meno responsabilità da parte di chi avrebbe dovuto vigilare e impedire devastanti conseguenze. Le inchieste furono a carico di ignoti e nessuno venne mai iscritto nel registro degli indagati.


(anfiteatro romano di piazza Stesicoro a Catania)

Danni anche nell’arcipelago delle Eolie: in particolare il piccolo borgo di Ginostra sull’isola di Stromboli è stato investito da un fiume di acqua e fango, causato anche del terreno franoso del vulcano, che ha invaso le stradine e ha bloccato i residenti, una cinquantina in tutto, all’interno delle loro case. Interrotta anche l’erogazione di energia elettrica, ripristinata poi dopo 4 ore. Gli abitanti del villaggio, che è raggiungibile solo via mare, hanno chiesto l’intervento della protezione civile. L’acqua è arrivata abbondante anche dove era attesa per la siccità, ma non è stata determinante.

Il dipartimento regionale della protezione civile continua a monitorare soprattutto due dighe: la Fanaco, di Castronovo di Sicilia, nel Palermitano, e l’Ancipa, nell’Ennese, dove sono caduti circa 25 millimetri di pioggia. Poco per la sete d’acqua della Sicilia, ma è l’incantesimo pioggia almeno è stato interrotto. L’acqua è invece caduta copiosa in alcuni paesi dell’Ennese e del Nisseno, dove ha raggiunto in alcuni punti anche 150 millimetri, e dove ci sono stati interventi di messa in sicurezza di strade invase da fango, massi e detriti. “Non è arrivata esattamente con i tempi indicati dai modelli, che hanno faticato tantissimo a interpretare l’evoluzione del fronte, l’importante è che sia arrivata, ora cerchiamo di capire l’evoluzione successiva, vale a dire la traiettoria del centro di bassa pressione – dicono dal servizio agrometeorologico siciliano -. Peccato che nelle aree di raccolta degli invasi sia arrivato molto poco, ma la fase instabile non è finita, quindi attendiamo fiduciosi”.

Il presidente della Regione Renato Schifani ha deciso di convocare la giunta regionale per lunedì, 21 ottobre. In quella sede, sarà valutato l’elenco dei danni subiti a causa del maltempo e saranno stanziate le prime risorse urgenti e necessarie ad effettuare gli interventi in somma urgenza.

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