CATANIA – Multe complessive di oltre 63.000 euro per un ristorante catanese della zona di Ognina specializzato in cibo orientale. Da record l’elenco delle irregolarità, accertate da polizia, Asp e vigili e corpo forestale. Innanzitutto sono stati sequestrati quasi 500 kg di carni di vario genere, pesce e frutta dei quali non è stata dimostrata alcuna tracciabilità e in non perfette condizioni di conservazione. In alcuni casi i prodotti erano scaduti.
Ben 42 le persone controllate, tra titolari e dipendenti, di cui 40 stranieri: cinque erano sprovvisti di documentazione che ne attestasse l’assunzione, quindi è stato pertanto emesso un provvedimento di sospensione dell’attività. Accertate le mancanze di pulizia nel laboratorio di cucina, dei requisiti professionali di un dipendente, dell’esposizione della tabella alcolemica. Scoperto anche un arbitrario ampliamento del locale.
Infine è stata riscontrata la presenza di un unico spogliatoio per i lavoratori e non una distinzione in base al sesso. Anche il bagno destinato ai lavoratori era unico e non distinto tra uomini e donne. Le porte a vetri non erano in alcun modo segnalate, con conseguente pericolo per i dipendenti, e le porte di emergenza non erano adeguatamente fruibili, così come gli idranti.