GRAVINA DI CATANIA – “Quattro operatori sanitari del Poliambulatorio hanno prestato soccorso. Sono intervenute due ambulanze del 118. Le accuse che ci vengono rivolte da Codacons sono gravi e infondate, e procurano un altrettanto grave allarme sociale sulla sicurezza del Presidio”. Lo precisa il direttore del Distretto sanitario di Gravina di Catania in merito al decesso, lo scorso 3 ottobre, del 76enne di Tremestieri Etneo colto da malore nel cortile del Poliambulatorio di San Giovanni La Punta. “Ai familiari rivolgo il nostro cordoglio – continua -. Su disposizione della direzione aziendale ho personalmente avviato le verifiche interne per accertare l’accaduto. Mi dispiace constatare numerosi errori e imprecisioni nei resoconti stampa: dalla presunta carenza di defibrillatori, all’indifferenza del personale, alla mancanza di soccorso. Su questo e su altro faremo chiarezza nei luoghi e nei tempi opportuni. In questa sede desidero solo sottolineare che l’indifferenza non fa parte del nostro bagaglio deontologico e professionale. Lo dico soprattutto a tutela non solo degli operatori intervenuti, ma anche di tutti i colleghi che ogni giorno lavorano a servizio dell’utenza”. La replica arriva dopo l’esposto presentato dal Codacons che ha denunciato gravi carenze sul posto, al momento del malore dell’uomo che poi è deceduto. Il Codacons aveva sottolineato che l’anziano si è accasciato per terra senza essere soccorso, tra l’indifferenza del personale presente.