PALERMO – Un migrante ghanese di 30 anni si è tolto la vita nella notte impiccandosi con un cavo nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Civico di Palermo nel quale era ricoverato in una stanza singola perché affetto da tubercolosi. Il corpo è stato trovato dai sanitari che hanno provato a rianimarlo ma senza esito. Sono intervenuti gli agenti di polizia e il medico legale. Dopo l’ispezione del cadavere il pm ha disposto la restituzione della salma alla famiglia per i funerali. “Il paziente era in isolamento nell’Unità operativa di malattie infettive, in una stanza decentrata e con finestre piccole – dice la direzione sanitaria dell’ospedale -. Era stata riferita una patologia psichiatrica con rischio di allontanamento e anche durante la degenza si era allontanato una volta per rientrare dopo alcune ore in reparto. Spesso collaborava ma a tratti non voleva assumere la terapia. Era stata effettuata una consulenza psichiatrica la sera del 20 ottobre: era in fase oppositiva ma non agitato. Alle 2:45 l’infermiera aveva controllato e il paziente dormiva tranquillamente. Dopo 40 minuti è tornata nella stanza e l’ha trovato impiccato con un cavo di monitoraggio del saturimetro. La direzione e il personale tutto sono vicini al dolore dei parenti”.